Fonte: www.farmacista33.it

In vista di una possibile seconda ondata di Covid-19 serve una massiccia adesione alla campagna di vaccinazione antinfluenzale, strumento fondamentale di prevenzione primaria. L’appello della Siti: È fondamentale proteggere la popolazione in particolare le fasce fragili, utilizzando tutti i mezzi a disposizione, compresi i vaccini già disponibili per altre patologie che rappresentano uno strumento formidabile di prevenzione primaria pertanto serve una massiccia adesione alla campagna di immunizzazione contro l’influenza per la stagione 2020-2021.

Questo l’appello della Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (Siti) in vista di un possibile ritorno nella prossima stagione autunno-invernale dei contagi da nuovo coronavirus Sars-CoV-2.

Vaccinazione antinfluenzale costituisce una priorità
La pandemia ha avuto conseguenze, oltre alla morbosità e mortalità provocati, legate alla paura di contagiarsi che ha spinto molte persone a non rivolgersi agli ospedali in modo tempestivo pur in presenza di patologie severe come ictus ed infarti. Per lo stesso motivo “c’è stato il drammatico calo delle coperture vaccinali sia per le immunizzazioni dell’età pediatrico-adolescenziale che per quelle raccomandate nell’adulto e nell’anziano. L’incremento delle coperture vaccinali per influenza – e pneumococco – diventa preminente considerato l’impatto che hanno le malattie provocate dai microrganismi responsabili di queste infezioni soprattutto sulla popolazione anziana e sui soggetti di qualsiasi età affetti da malattie croniche (cardiopatie, patologie croniche dell’apparato respiratorio, cancro, diabete, ecc.). Tra l’altro assume primaria importanza abbassare l’incidenza di malattie respiratorie acute nella popolazione perché di fatto si agevola l’attività di chi deve fare diagnosi differenziale tra Sars-CoV-2 e altri patogeni respiratori, che causando sindromi caratterizzate da segni e sintomi quali febbre e tosse, sono indistinguibili dal punto di vista clinico”. La Siti ribadisce che la vaccinazione antinfluenzale costituisce una priorità in funzione dell’elevato impatto che hanno, in Italia, le sindromi similinfluenzali (Ili), con numeri che, in ogni stagione, sono stimati in circa 8-10 milioni di casi, ma anche in relazione alle insoddisfacenti coperture vaccinali raggiunte che sono intorno al 50% nella popolazione target dei soggetti oltre i 64 anni di età e circa il 25% nei pazienti con fattori di rischio, quindi ben distanti dal 75% quale obiettivo minimo perseguibile come indicato annualmente nella Circolare ministeriale su “Prevenzione e controllo dell’influenza”.

Anticipare campagne di vaccinazione antinfluenzale
Considerata la situazione epidemiologica relativa alla circolazione di Sars-CoV-2, la Circolare ministeriale raccomanda di anticipare la conduzione delle campagne di vaccinazione antinfluenzale a partire dall’inizio di ottobre e le Regioni hanno opzionato quantitativi aumentati di vaccini antinfluenzali per raggiungere l’obiettivo di un significativo aumento delle coperture vaccinali. Tuttavia, la pandemia da Covid-19 ha drammaticamente posto all’attenzione pubblica l’importanza di un’organizzazione sanitaria in grado di monitorare, coordinare, presidiare e gestire le emergenze sanitarie a livello territoriale, evidenziando di fatto il ruolo strategico dei Dipartimenti di Prevenzione. Gli Igienisti italiani e tutti gli operatori sanitari della prevenzione sostengono in modo deciso che la tragica esperienza maturata nel corso dell’epidemia da Sars-CoV-2, debba comunque costituire un prezioso patrimonio di conoscenze che deve essere attentamente valutato e servire quale riferimento per un presidio efficiente della salute pubblica nell’immediato futuro, a partire dalla imminente stagione invernale con un’adesione sempre più consapevole da parte della popolazione alla vaccinazione influenzale che rappresenta l’arma migliore che abbiamo a disposizione per combattere questa infezione.