fonte: www.pharmaretail.it

Sono state pubblicate le “Linee guida per l’attuazione del Fascicolo sanitario elettronico”: si dà così il via all’attuazione dell’investimento di 1,38 miliardi di euro previsto nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, che mira a fare del Fse il punto unico ed esclusivo di accesso per i cittadini ai servizi del Servizio sanitario nazionale e per i professionisti sanitari uno strumento utile per la diagnosi e la cura dei propri assistiti. Le linee guida prevedono tra l’altro il suo utilizzo obbligatorio da parte dei farmacisti.

Un ecosistema di dati e servizi
Il Fascicolo sanitario elettronico si arricchisce, inoltre, di nuovi documenti che saranno validi sull’intero territorio nazionale. Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’11 luglio 2022 del Decreto ministeriale 18 maggio 2022 – “Integrazione dei dati essenziali che compongono i documenti del Fascicolo sanitario elettronico” – si estendono, infatti, i documenti clinici che dovranno essere presenti su tutti i Fse delle diverse Regioni.
Nelle linee guida, benché queste siano indirizzate alle Regioni, rientrano alcune funzionalità innovative per le farmacie – sottolinea Federfarma in una nota – il nuovo Fse è concepito come un ecosistema di dati e servizi che, tra l’altro, rispondono alle esigenze dei farmacisti di supportare lo svolgimento della loro attività di dispensazione di farmaci, tra cui la consultazione del foglietto illustrativo e la verifica della terapia erogata, la registrazione e segnalazione di allergie e reazioni avverse ai farmaci, nonché la prenotazione di prestazioni per conto degli assistiti. Per gli utenti corrispondenti a operatori sanitari, tra cui i farmacisti, i servizi di accesso ai dati del Fse sono fruibili, oltre che attraverso il Portale Fse, attraverso servizi di integrazione con i sistemi software impiegati da tali utenti per lo svolgimento delle proprie attività.
Le Linee guida innovano radicalmente e aggiornano i contenuti del Fse e del dossier farmaceutico, nell’ottica di raggiungere gli obiettivi del Pnrr. In particolare, per quanto riguarda l’accesso, si mira a creare un Fse omogeneo sul territorio nazionale, che rappresenti l’unico ed esclusivo punto di accesso per gli assistiti ai servizi del Ssn. Le linee guida danno indicazione di rendere il Fse uno strumento efficace per la diagnosi e la cura, che condivida i dati clinici rilevanti tra professionisti e strutture sanitarie (sia pubbliche che private), garantisca continuità assistenziale sul territorio, sia utile alla gestione dei pazienti cronici, e sia strumento di integrazione per le farmacie nella gestione del piano terapeutico.
Tra gli obiettivi anche quello di aumentare la qualità e numerosità dei dati clinici presenti nel Fse, per contribuire alla capacità di diagnosi e cura personalizzata da parte dei professionisti sanitari. Infine, ci sarà la creazione di una base di conoscenza sullo stato di salute della popolazione, che concorra a fornire informazioni alle istituzioni sanitarie, per supportarle nella definizione e attuazione delle politiche di prevenzione, programmazione sanitaria e governo, e agli enti di ricerca per l’attività di ricerca medica e biomedica.