La farmacia del futuro? Un centro polifunzionale e hub di servizi in cui l’online non cannibalizza l’offline

La farmacia del futuro? Un centro polifunzionale e hub di servizi in cui l’online non cannibalizza l’offline

fonte: www.pharmaretail.it

Negli ultimi anni si è assistito a un grande cambiamento della farmacia, sempre più coinvolta nel ruolo di assistenza al cittadino. Un cambiamento che era già in atto ma accelerato dalla pandemia, che ha richiesto la presenza sul territorio di figure professionali di facile accesso e allo stesso tempo l’esigenza di avere farmaci a domicilio. Ora una ricerca dal titolo “La farmacia del futuro”, condotta dalla agenzia digitale Adkaora, ha messo in luce come i consumatori ritengono che il punto vendita sia insostituibile, pur essendo sempre più multicanale il processo di acquisto, e tendono a vedere il farmacista non solo come un venditore, ma come un esperto di salute.

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Recovery Plan, piccole farmacie in strategia rilancio. Previste risorse per adeguamenti e servizi

Recovery Plan, piccole farmacie in strategia rilancio. Previste risorse per adeguamenti e servizi

fonte: www.farmacista33.it

Rafforzare la prevenzione e i servizi sanitari sul territorio, modernizzare e digitalizzare il sistema sanitario e garantire equità di accesso alle cure, con, tra gli altri aspetti, 1.288 Case di comunità, il potenziamento della assistenza domiciliare e della telemedicina e la spinta alla diffusione del Fascicolo sanitario elettronico. Sono questi alcuni dei contenuti del testo del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che il Governo ha trasmesso ieri al Parlamento. Per quanto riguarda le farmacie, queste rientrano in particolare come perno della strategia per le Aree interne, con la previsione di risorse pubbliche per favorire gli investimenti e gli adeguamenti per erogare i Servizi.

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Nel personal care online vincente perché il servizio “maschera” il prezzo

Nel personal care online vincente perché il servizio “maschera” il prezzo

Fonte: www.pharmacyscanner.it

Consumatore
20 Dicembre 2018
Il consumatore italiano che compra online tende a ritenere l’e-commerce più economico del negozio tradizionale, anche quando così non è. Oppure scatta l’effetto “trading up”: chi acquista a distanza viene invogliato a spostarsi sul prodotto più costoso perché al prezzo aggiunge il beneficio del fattore servizio, ovvero la consegna direttamente a casa o nel posto desiderato, senza costi aggiuntivi. Sono alcune delle indicazioni che emergono dal white paper realizzato da IRi per indagare sul mercato online del beauty: condotto su dati di sell-out provenienti da un panel di retailer che comprende distributori tradizionali attivi anche nel commercio digitale (Coop, Unes, Selex), insegne specializzate con estensione online della rete (Douglas, Kiko, Bottega Verde) e “pure player” dell’e-commerce (Amazon, Supermercato24), l’indagine non ha preso in considerazione il canale farmacia ma offre comunque spunti di riflessione utili anche alla filiera. (altro…)

Il retail che tutti desiderano sa ascoltare

Il retail che tutti desiderano sa ascoltare

Fonte: www.pharmaretail.it

Chiara Fauda | 10 ottobre 2018

I negozi fisici restano il canale preferito dal 46% dei consumatori ma qualcosa sta cambiando nel rapporto tra cliente e retailer. Cosa vogliono realmente i consumatori da un retailer? Quali sono le nuove regole d’ingaggio? Quali gli aspetti negativi dell’esperienza d’acquisto?

Il Report di Salesforce e Publicis analizza le opinioni di migliaia di consumatori internazionali, le interazioni online e il servizio di assistenza di 70 punti vendita di città metropolitane, facendo emergere aspettative e tendenze. Ecco le principali evidenze.

1. I retailer, a parità di prezzo, battono gli altri canali per il servizio al cliente ma…

I retailer devono migliorare l’utilizzo di strumenti tecnologici per l’assistenza online e la percezione del consumatore sulla qualità e disponibilità dei prodotti. L’acquisto e-commerce è fortemente legato alla convenienza e al prezzo mentre i marchi sono apprezzati per la qualità dei prodotti, l’innovazione e l’esclusività.

2. I consumatori acquistano per la prima volta nel negozio ma poi…

Il 50% dei primi acquisti viene fatto presso i retailer, il 31% nelle piattaforme di e-commerce e il 19% direttamente presso i canali delle singole marche. Quando però si tratta di acquistare nuovamente lo stesso prodotto, il 47% dei consumatori predilige l’e-commerce contro il 34% che tornerebbe volentieri dal retailer.

È proprio sulla ripetizione dell’acquisto che si gioca la battaglia commerciale, dove i retailer dovranno offrire obbligatoriamente esperienze uniche nel punto vendita grazie a innovazione di prodotto, flessibilità, fidelizzazione, personalizzazione. (altro…)

Agenzia Entrate: tutti gli obblighi del FARMACISTA

Agenzia Entrate: tutti gli obblighi del FARMACISTA

Fonte: www.quellichelafarmacia.com

Facendo seguito a quanto anticipato con la precedente circolare prot. n. 6861/211 del 16 maggio scorso, l’Agenzia delle Entrate, in data 12 maggio 2017, in riscontro ad un interpello formulato da questa Federazione, ha diramato la Risoluzione n. 60/E, avente ad oggetto “Consulenza giuridica. (Prestazioni sanitarie rese all’interno delle farmacie – Regime IVA e obblighi di certificazione – Articolo 22 D.P.R. n. 633 del 1972)”.

Con tale documento di prassi l’Agenzia delle Entrate ha confermato che i corrispettivi dei servizi sanitari possono essere documentati dalle farmacie mediante l’emissione dello scontrino fiscale “parlante”, vale a dire contenente la specificazione della natura, qualità e quantità dei servizi prestati ed il codice fiscale del destinatario.

Nel contesto della Risoluzione l’Amministrazione Finanziaria ha fatto altresì il punto su alcuni dei servizi sanitari resi dalle farmacie, con particolare riferimento al relativo regime IVA. (altro…)