Pensioni, riscatto periodi senza contributi: chiarimenti su agevolazioni per dipendenti e imprese

Pensioni, riscatto periodi senza contributi: chiarimenti su agevolazioni per dipendenti e imprese

Fonte: www.farmacista33.it

Con il provvedimento che ha introdotto pensione quota 100 e reddito di cittadinanza – in vigore da fine gennaio e di cui in questi giorni i politici stanno dibattendo sulla sua conversione in legge – è stato confermato anche un nuovo istituto, che prevede il riscatto dei periodi non coperti da contribuzione, con la possibilità di detraibilità degli importi, nonché di deducibilità per le imprese che facciano domanda per i propri dipendenti.

Un tema di attualità, data l’intermittenza tra periodi contrattualizzati e periodi di disoccupazione che negli anni di crisi hanno sempre più caratterizzato il mondo del lavoro, su cui, di recente, dall’Inps è stata emanata una circolare che ha chiarito le modalità applicative e i requisiti per accedere. Come si ricorderà l’istituto del riscatto dei periodi non coperti da contribuzione – che non vale per periodi in cui si è lavorato, ma in riferimento ai quali non è stata versata la quota contributiva – è stato previsto, in via sperimentale, per il triennio 2019-2020 (articolo 20, commi da 1 a 5, DL 1/2019). (altro…)

Pensione anticipata, decreto in ritardo. Novità su Ape volontaria includono i farmacisti

Pensione anticipata, decreto in ritardo. Novità su Ape volontaria includono i farmacisti

Fonte: www.farmacista33.it

Pensione anticipata, decreto in ritardo. Novità su Ape volontaria includono i farmacisti Il conto alla rovescia è agli sgoccioli. Per fare domanda di pensione anticipata (prima si fa meglio è come vedremo) mancherebbero solo 4 giorni. Senonché solo il decreto sull’anticipo per i dipendenti che svolgono lavori usuranti è stato firmato dal premier Paolo Gentiloni. Il decreto sull’Ape volontaria – che sarebbe dovuto uscire in febbraio – è in transito tra Corte dei Conti e Consiglio di Stato, e rischia rallentamenti.
Ape volontaria- Aspettano dunque, lavoratori di 63 anni compiuti(a fronte dei 66 anni e 7 mesi utili ad uscire dal mondo del lavoro per “vecchiaia”), medici e farmacisti inclusi, destinatari di una pensione netta sopra 1,4 volte il minimo Inps. (altro…)