Antibiotici, in Italia consumi sopra la media Ue. Fofi: farmacisti impegnati per uso corretto

Antibiotici, in Italia consumi sopra la media Ue. Fofi: farmacisti impegnati per uso corretto

fonte: www.farmacista33.it

Consumo di antibiotici, Fofi: farmacisti in prima linea nel processo di responsabilizzazione a uso corretto e secondo prescrizione medica. I dati Aifa sul consumo di antibiotici mette l’Italia tra i paesi europei che ne fanno maggior uso: è necessario sensibilizzare i cittadini ad attenersi alle indicazioni dei professionisti della salute, evitando l’autoprescrizione.

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Antibiotici, in sperimentazione 59 nuovi farmaci: Scaccabarozzi sostituiranno armi spuntate

Antibiotici, in sperimentazione 59 nuovi farmaci: Scaccabarozzi sostituiranno armi spuntate

Fonte: www.farmacista33.it

Sono oltre 700 i farmaci antimicrobici, usati oggi nel mondo, di cui 450 antibiotici, 177 antivirali, 88 antiprotozoari e 13 antielmintici e la ricerca sta mettendo a punto nuove armi, da sostituire a quelle “spuntate”: ci sono nuovi 59 antibiotici in sperimentazione, di cui 17 per le infezioni più pericolose.

A tracciare il quadro Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria, in un recente incontro sul tema della resistenza antimicrobica (Amr). «Ben 2,4 milioni di persone – sottolinea – potrebbero perdere la vita in Europa, Nord America e Australia nel periodo 2015-2050, a causa dell’antimicrobico-resistenza. E secondo le previsioni, Italia, Grecia e Portogallo si collocherebbero ai primi posti tra i Paesi dell’Ocse per i più alti tassi di mortalità da Am. (altro…)

Antibioticoresistenza, Università Statale Milano: così si torna all’era pre-antibiotica

Antibioticoresistenza, Università Statale Milano: così si torna all’era pre-antibiotica

Fonte: www.farmacista33.it

L’uso inappropriato degli antibiotici e la mancanza di nuove molecole ad azione antibatterica rende sempre più concreto il rischio di tornare all’era pre-antibiotica quando la mortalità infantile superava il 20% della popolazione. È questo il messaggio che accompagna l’appello dell’Università Statale di Milano a un uso appropriato e consapevole di questi farmaci in occasione della Settimana mondiale della consapevolezza sugli antibiotici (12-18 novembre), a conclusione della quale ha organizzato un convegno sul tema rivolto a medici, veterinari e farmacisti. (altro…)

Alcuni antibiotici più sicuri di altri in gravidanza

Alcuni antibiotici più sicuri di altri in gravidanza

Fonte: www.federfarma.it

Alcuni antibiotici in gravidanza sembrano essere associati ad un aumento del rischio di malformazione del nascituro, mentre altri, fra cui quelli più comunemente utilizzati, non hanno conseguenze. Lo afferma uno studio coordinato da Anick Bérard della Montreal University e pubblicato sul British Journal of Clinical Pharmacology. Lo studio si basa sui dati di quasi 140mila parti in Canada tra il 1998 e il 2008, correlando l’uso eventuale di antibiotici con l’esito del parto. Dall’analisi è emerso che gli antibiotici clindamicina, doxiciclina, chinoloni, macrolidi e fenossimetilpenicillina sono associati ad un aumento del rischio di malformazioni degli organi, anche se in valori assoluti questo rimane molto basso. (altro…)

Comitato bioetica: il farmacista possa allestire confezioni personalizzate

Comitato bioetica: il farmacista possa allestire confezioni personalizzate

Fonte: www.federfarma.it

Per alcuni farmaci con obbligo di prescrizione come gli antibiotici, bisognerebbe autorizzare il farmacista a preparare confezioni personalizzate con l’esatta posologia necessaria al singolo trattamento, come già accade in Paesi quali Regno Unito e Usa. E’ la raccomandazione espressa dal Comitato nazionale di bioetica, il gruppo consultivo che collabora con Governo e Parlamento sulle tematiche relative alla scienza e alla ricerca, nella Mozione sulle confezioni non ottimali dei farmaci approvata nella seduta plenaria del 23 giugno scorso.

Frutto di un lavoro a sei mani firmato da Silvio Garattini, Lorenzo d’Avack e Carlo Petrini, il documento scatta innanzitutto una fotografia della realtà presente: nonostante in passato alcune leggi abbiano fissato il percorso per arrivare alle cosiddette “confezioni ottimali”, sono ancora molte oggi le scatole «in cui non c’è corrispondenza tra il numero di unità terapeutiche contenute e i giorni di trattamento». In particolare, si legge nella Memoria, la maggioranza dei delle confezioni in blister contiene un numero di compresse mediamente superiore o inferiore del 30% al normale ciclo terapeutico per cui il farmaco viene impiegato. «In tal modo si costringono i medici a prescrivere – e i consumatori ad acquistare – una seconda confezione», che poi rischia di restare nell’armadietto «fino alla scadenza». (altro…)