fonte: www.pharmaretail.it

Ad ottobre secondo l’Istat l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività ha raggiunto livelli mai toccati da quasi 40 anni. A spingere il carovita non sono solo i rincari energetici ma anche quelli dei beni alimentari, per la cura della casa e per quella della persona. Ottobre è stato dunque caratterizzato da una fortissima impennata generale del livello generale dei prezzi e l’indice Istat è cresciuto in un solo mese di quattro punti, arrivando ad un valore di 118.

Il Canale Farmacia, in base al monitoraggio New Line Ricerche di Mercato sui prezzi nel canale, a ottobre non ha invece registrato ulteriori scossoni ed è rimasto sugli stessi livelli registrati a settembre.
Il Comparto del Commerciale dopo l’aumento osservato ad agosto, sembra quindi essersi stabilizzato attorno ad un indice pari a 110. Ma è bene ricordare che se la farmacia ha mostrato durante l’anno una risposta meno marcata (e più tardiva) all’inflazione rispetto al paniere Istat, parliamo comunque di un’inflazione rilevante, come si nota dall’aumento di ben 2 punti che l’indice dei prezzi del Commerciale ha registrato tra gennaio e ottobre.

L’andamento della farmacia

Se osserviamo l’andamento dei prezzi del Comparto del Commerciale con dettaglio annuale vediamo un 2022 anomalo, con una crescita dell’indice nei primi dieci mesi del 2022 di ben 2 punti, un valore sicuramente maggiore del fisiologico aumento dei prezzi registrato negli anni passati.
I prezzi nel segmento dell’Automedicazione aumentano in modo sensibile raggiungendo +6 punti rispetto al 2016, di cui 2 sono stati guadagnati solo nei primi 10 mesi dell’anno corrente. Una evidente testimonianza che anche se il canale Farmacia sta resistendo più di altri settori all’inflazione, non è affatto immune ai suoi effetti.
In ambito dermocosmetico assistiamo a un ritorno ai valori di sei anni fa dopo un decremento dei prezzi negli anni passati, segno che anche in questa categoria è in corso una dinamica inflattiva.
Una delle categorie più sensibili all’aumento dei prezzi sembra essere quella dei farmaci senza obbligo di prescrizione (SOP & OTC). Osservando il trend mensile delle vendite a valori e volumi del 2022 possiamo notare come, a partire da aprile 2022, la relazione tra fatturato e confezioni sia cambiata in maniera evidente. Se nei primi mesi dell’anno, infatti, le dinamiche di fatturato e confezioni rispetto al 2021 erano assolutamente allineate, a partire dalla primavera-quando l’incremento dei prezzi si è fatto sentire anche in farmacia-si è aperta una forbice importante, con la crescita a valori che si è discostata sempre di più da quella a volumi, arrivando a registrare ad ottobre 2022 un gap di ben 4,7 punti trend. Una dinamica che lascia poco spazio ai dubbi: il rialzo dei prezzi genera sicuramente una spinta sui fatturati ma anche una pressione negativa sulla domanda. Un esito da monitorare con attenzione.
Note metodologiche: Gli indici di prezzo per il canale Farmacia sono costruiti a partire dal set di prodotti dell’area Commerciale che ha registrato vendite in maniera continuativa dal 2015 al 2022, in modo da lavorare su un basket costante di prodotti. I prezzi utilizzati sono i prezzi al pubblico e l’anno utilizzato come base per il calcolo degli indici è il 2015, per uniformità con l’approccio ISTAT.