Fonte: www.farmacista33.it

Sinasfa: coinvolgere tutti farmacisti, anche di parafarmacie e disoccupati, nelle iniziative di risposta al peggioramento dell’emergenza sanitaria, come la somministrazione dei vaccini e test sierologici
«In previsione di un peggioramento della situazione legata alla pandemia, così come si è proposto di emanare provvedimenti legislativi per consentire al farmacista in farmacia di somministrare i vaccini e fare i test sierologici, Sinasfa ritiene che in queste iniziative debbano essere coinvolti tutti i farmacisti, inclusi i colleghi delle parafarmacie e i disoccupati». Così Francesco Imperadrice, presidente del Sindacato nazionale farmacisti non titolari, che poi entra nel dettaglio.

Coinvolgere farmacisti disoccupati
Sinasfa propone di utilizzare la competenza dei colleghi disoccupati che, «assunti con contratti adeguati e con qualsiasi modalità si ritenesse possibile dalle Regioni, potrebbero essere impiegati, magari in deroga a qualche norma di legge, a supportare i medici di medicina generale che sono oberati di lavoro e che sono forse il punto di riferimento più importante per l’assistenza territoriale al cittadino (visto che probabilmente faranno anche loro test e tamponi). I colleghi disoccupati potrebbero in ogni caso rendersi estremamente utili anche nelle Asl negli ospedali e in qualsiasi altra struttura sanitaria pubblica o privata. Le nostre competenze sono tante ed è giusto che il farmacista le metta al servizio dei cittadini in un momento in cui c’è bisogno dell’aiuto di tutti». Alla base di tutto la richiesta pressante al ministro della Salute e alle Regioni, a «tenere conto di un serbatoio di migliaia di professionisti da subito disponibili a scendere in campo per supportare il servizio sanitario».