Fonte: www.farmacista33.it

Servizi erogati in farmacia, per orientarsi nella scelta la bussola è l’autodiagnostica In tema di servizi in farmacia, ci si interroga spesso su quali siano i servizi che è lecito erogare in farmacia e quale sia la bussola per orientarsi. Da ultimo, a rilanciare la tematica una discussione su Pillole di informazione, il gruppo Facebook collegato a Federfarma. A fare il punto sulla tematica Maurizio Cini, professore all’Università di Bologna e presidente Asfi (Associazione scientifica farmacisti italiani), che spiega: «Va ricordato che i servizi in farmacia sono regolati dalla legge 69/2009, dal decreto legislativo 153/2009 e dai decreti ministeriali attuativi (due del 16 dicembre 2010 e uno dell’8 luglio». Tale insieme normativo «attiene unicamente a servizi erogati dal SSN tramite le farmacie territoriali appositamente convenzionate», «con costi a carico della ASL e non del cittadino», vale a dire «quella farmacia dei servizi che, nei fatti, non è mai partita fino in fondo, se non per alcune esperienze sul territorio».

Questo però non esaurisce l’offerta dei servizi erogabili in farmacia: ci sono infatti «tutti quei servizi che le farmacie possono proporre in maniera indipendente, e, quindi, non in convenzione». Parlando di prestazioni analitiche di prima istanza, «si tratta di servizi di autodiagnostica, test gestibili direttamente dai pazienti in funzione di autocontrollo a domicilio, a completo carico del cittadino, che quindi possono essere utilizzati presso le farmacie territoriali pubbliche e private. Questi possono essere compresi nei decreti ministeriali attuativi, ma anche non. L’unico limite è costituito dall’obbligo, per chi mette a disposizione l’apparecchio, che questo sia certificato per l’autoanalisi: l’organismo certificatore (si tratta di dispositivi medici) deve cioè aver dichiarato che lo strumento può essere acquistato e usato direttamente dal paziente in ambiente domestico». Laddove, invece, «sul dispositivo compaia la dicitura per uso professionale, fa riferimento a un servizio che non può essere erogato in farmacia». Nel dettaglio, alcuni dubbi sono stati segnalati a proposito del tampone orofaringeo: «dalle ricerche che ho effettuato non ho per ora trovato la presenza in commercio di kit certificati per l’uso domiciliare e, pertanto, se questo è confermato, non è eseguibile in farmacia».