fonte: www.pharmaretail.it

C’è aria di novità nel reparto cosmetico della farmacia: dopo un avvio di primavera stentato, la richiesta di prodotti per la skincare viso, corpo, ma anche per i solari e il make up, secondo le rilevazioni di New Line Ricerche di Mercato, è finalmente in zona positiva.

Un balzo deciso la settimana scorsa e +2,2% in questa settimana. Il mood positivo coinvolge in particolare i prodotti che più risentono della stagionalità, come la cura dei piedi e delle unghie (+25,0%) e i solari che, dopo aver segnato uno strepitoso +44,2% di trend stagionale nella settimana del 22 maggio, nell’ultima, pur scendendo, registrano un notevole +38,9%, mantenendo il lunghissimo scatto rispetto al 2021.

Ma tra i prodotti che possono trainare ulteriormente (e sostanzialmente) le vendite del periodo, un posto d’onore spetta ai cosmetici “propedeutici” o preparatori dell’abbronzatura, oggi forti di formule ibride che li rendono estremamente eclettici, pratici e funzionali. «Per rallentare l’aging e favorire un’abbronzatura più intensa e luminosa, si può per esempio valorizzare l’offerta di creme viso e corpo che alla competenza idratante abbinino quella antiossidante e protettiva del microbiota cutaneo, così da fornire alla pelle uno “scudo preventivo” e attivo in particolare contro i radicali liberi foto-indotti e più aggressivi anche a livello di DNA, come l’ossigeno singoletto», spiega a Pharmaretail il dermatologo e cosmetologo Leonardo Celleno, presidente AIDECO(Associazione Italiana di Dermatologia e Cosmetologia). Le formule più idonee, da consigliare al cliente un mese o al massimo una quindicina giorni prima delle vacanze, sono quelle contenenti, ad esempio, antiossidanti come il coenzima Q10, l’acido alfalipoico, il glutatione, le vitamine E e C e poi gli antiossidanti più attivi sul fotoinvecchiamento, come licopene e luteina. In più si possono suggerire gli integratori solari, che hanno un forte appeal sui consumatori più attenti ed esigenti in fatto di “gestione della tintarella”. «Al cliente che non presenta problematiche particolari si possono proporre i supplementi con combinazioni di molecole che aiutano a proteggere da tutto lo spettro solare, anche da infrarossi e luce visibile, come betacarotene, acido ascorbico e vitamina E, licopene, astaxantina, resveratrolo. Per le donne che hanno bisogno di prevenire le macchie scure sono indicate le formule che includono il picnogenolo, estratto dalla corteccia di pino marittimo francese, mentre per chi soffre di eritema sono più specifiche le combinazioni di sostanze antinfiammatorie, come i polifenoli, la curcumina e il Polypodium Leucotomos, estratto da una felce tropicale», ricorda Celleno.

Attivatori e acceleratori della melanina: plus e differenze
Insieme alle creme idratanti e antiossidanti e agli integratori solari, un’altra categoria di dermocosmetici “preparatori al sole” molto interessante sono gli attivatori della melanina. Sono adatti per tutti i fototipi: a quelli più chiari servono a preparare la pelle all’azione del sole, mentre ai fototipi più scuri promettono un’abbronzatura più intensa, grazie alla presenza nella formula di aminoacidi come alanina, istidina, arginina, fenilalanina, triptofano e leucina, che stimolano la naturale e graduale produzione di melanina endogena. A chi si sta esponendo nei weekend o è già in partenza per le vacanze si possono suggerire invece le formule “acceleratrici” dell’abbronzatura. «A differenza degli attivatori, che vanno applicati in congruo anticipo rispetto al “debutto al sole”, gli acceleratori contengono derivati della tirosina, talvolta associati a intensificatori del colore di sintesi o di origine vegetale, come il betacarotene e la liquirizia, che aiutano la risalita più veloce in superficie della melanina già sintetizzata dal corpo con lo stimolo del sole. Al cliente, però, va ricordato che questi prodotti non sostituiscono l’SPF, che va sempre e tassativamente applicato», avverte Celleno.

I plus degli esfolianti “estivi”
Un’altra categoria di prodotti da consigliare, spesso trascurata, sono gli esfolianti delicati e che non interagiscono con i raggi solari, come i gommage a base di noccioli di frutta. Eliminando lo strato superficiale delle cellule morte e stimolando il turnover cellulare, l’esfoliazione è infatti propedeutica a un’abbronzatura più intensa, luminosa e duratura, perché oltretutto favorisce una corretta idratazione della pelle in tutti i suoi strati. È un principio da sottolineare al cliente, poiché è invece molto radicata l’errata convinzione che l’esfoliazione vada totalmente sospesa in questa stagione per non sensibilizzare la pelle ed eliminare l’abbronzatura in formazione. Va semplicemente eseguita la sera, per dar tempo alla pelle di ricostruire il film idrolipidico di notte, utilizzando prodotti che non includano acidi esfolianti ad azione “strong” – sono invece permessi i poliidrossiacidi come il gluconolattone e l’acido lattobionico, delicati nell’azione – o scrub meccanici troppo aggressivi. «Per il giorno, va sempre raccomandata in abbinamento una formula viso con fattore protettivo alto, anche in città. A tal proposito, sono molto apprezzati i nuovi prodotti ibridi, solari e trattamento insieme, come i sieri, le ampolle o i primer con SPF alto e ingredienti antipollution, come la vitamina C, che sono più leggeri nelle texture quindi più graditi con le temperature già così elevate», puntualizza il dermatologo.

I self tan e i make care “dissuasori” della tintarella selvaggia
In questa stagione vanno per la maggiore anche gli autoabbronzanti viso e corpo e i make-care, che colorando la pelle funzionano anche da dissuasori dalle esposizioni incaute, facendo così risparmiare una potenziale quota di danni fotoindotti alla pelle. «Riguardo ai make-care per il viso, le più apprezzate sono le BB cream solari, le antesignane tra i prodotti a metà strada tra cura e trucco, che coprono le imperfezioni, illuminano la pelle e la proteggono con filtri UV medi o alti. Una valida alternativa sono le terre, meglio se in versione liquida perchè più performanti sul fronte dell’idratazione, da supportare con un siero o altra base dotata di SPF, poiché di norma ne sono prive». Ma i più classici (e genderless) tra i simulatori della tintarella, per viso e corpo, sono gli autoabbronzanti. «Oggi sono più graditi perché la moderna ricerca cosmetologica ha bypassato le défaillance di un tempo. Infatti, non sono più olfattivamente sgradevoli, garantiscono un colorito omogeneo e sono sempre più naturali nell’effetto: per esempio, hanno molecole autoabbronzanti DHA (diidrossi acetone) di origine vegetale abbinate a melanina e a tecnologie che permettono di riprodurre le sfumature del sole e di modulare il colore in base alla tonalità della propria pelle», conclude Celleno.