Fonte: www.repubblica.it

Il mercato supera i 12 mln secondo Nielsen: sugli scaffali della Gdo vanno a ruba snack e bevande per cani e gatti Il fatturato 2017 del settore raggiunge i 2 mld di euro (+3,6%) contro gli 827 milioni di baby care e baby food (-3,5%).

Nei super e ipermercati della distribuzione moderna (Dm) a dicembre si spenderanno oltre 12 milioni di euro per l’acquisto di snack e bevande per cani e gatti. Altri circa 3 milioni si spenderanno invece per gli accessori e i giochi. A conferma che questo mese è molto redditizio per le vendite dell’area pet, tanto da valere oltre il 15% sul fatturato complessivo. Se poi si considera anche il canale dei negozi specialisti, il giro di affari lievita sia nel segmento bevande e snack, dai 12 milioni si passerebbe a quasi 18, che in quello degli accessori e giochi, dai circa 3 milioni a quasi 4,5.
A rilevarlo sono gli ultimi dati Nielsen sul mercato italiano del pet a quattro zampe. Un mercato anti-ciclico, in costante crescita, con una stima di chiusura nel 2017 di 2 miliardi di euro, +3,6% sul 2016, di cui 1,34 miliardi realizzati nella Dm (+2,2%) e 620 milioni nei negozi specialisti (+5,1%). Questo significa che il 47% delle famiglie italiane acquista prodotti pet, e che una su due possiede oggi un cane o un gatto in casa. Quello che, però, probabilmente sorprende è che la spesa dei cibi per gli animali domestici a 4 zampe cresce molto di più rispetto alla spesa per baby care e baby food, che si attesta complessivamente intorno a 827 milioni di euro (-3,5% sul 2016), di cui 495 milioni realizzati dal primo comparto (-2,9%) e 332 milioni dal secondo (-4,4%). Nel corso degli ultimi 7 anni (2010-2016), la forbice addirittura si allarga: pet +16% contro baby -24%.

In dettaglio, il giro di affari di questo specifico comparto nel 2017 è di 1,4 miliardi di euro, di cui 136 milioni realizzati solo a dicembre (9,8% è il peso di questo mese sulle vendite su base annua). Il grosso del fatturato è generato dagli snack e della bevande (120 milioni su base annua, oltre 11 milioni a dicembre con un “peso” del 9,6% sul 2017). I gusti preferiti? Per i cani: carne e cereali 26%, pollo 18% e manzo 14%. Per i gatti: pollo 33%, salmone 29%, manzo 11%, formaggio 8% e tacchino 4%.

Per capire poi quali sono i margini di crescita del mondo pet, è sufficiente osservare l’ultima idea commerciale lanciata con successo da Brescia: la prima pasticceria artigianale per animali domestici, Doggye Bag, che ha iniziato a vendere dolci a misura di cane: il “candoro”, fatto di farina di grano tenero, uova, burro,fruttosio, latte, lievito, cocco, zucchero, sale. E il “canettone” gourmet con anatra e arancia.
Un’altra voce che pesa è senza dubbio quella degli accessori per cani: 20 milioni di euro è il fatturato 2017, di cui 2,5 milioni di euro realizzati a dicembre con un “peso” del 12,1% su base annua. Sugli scudi gli accessori “masticativi”: oltre 9 milioni di euro nel 2017, più di 1 milione di euro a dicembre con un “peso” del 12,7% su base annua; i “confort”: quasi 7 milioni di euro complessivi, 588 mila euro a dicembre (8,5%); i giochi: rispettivamente 3,7 milioni di euro, 576 mila a dicembre (15,5%); e l’abbigliamento: 259 milioni, quasi 90 milioni a dicembre (34,6%). Seguono gli accessori per gatti, con un giro d’affari complessivo di 3,6 milioni di euro di cui circa 433 mila euro generati a dicembre con un “peso” del 12% su base annua. Al primo posto i “confort” con 2,6 milioni nel 2017, di cui 274 milioni fatturati a dicembre (10,4% su base annua). Seguono i giochi con 994 milioni di euro, di cui 158 milioni a dicembre (15,9%).