fonte: www.farmacista33.it

Il cibo per animali di affezione rappresenta un mercato estremamente diversificato che consente al medico veterinario di poter consigliare alimenti per ogni esigenza specifica
Frutto di una costante ricerca scientifica e dell’applicazione delle più moderne tecnologie produttive, il segmento del pet food per cani e gatti rappresenta un mercato estremamente diversificato che consente al medico veterinario di poter consigliare alimenti tali da soddisfare le esigenze alimentari dei singoli pet.

Un segmento moderno e in continua crescita
Il XV Rapporto Assalco Zoomark 2022, alimentazione e cura degli animali da compagnia, da pochi giorni pubblicato e sviluppato con il contributo di ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani), analizza con estrema accuratezza il mercato del pet food nazionale. Il pet food nasce nel 1860 con l’intuizione dell’americano James Spratt che per primo creò delle gallette appositamente studiate per i cani appartenenti ai facoltosi proprietari dell’upper class, nel pieno dell’età vittoriana. Da quel giorno la strada del settore è stata costellata da una continua e costante crescita in termini scientifici e qualitativi fino a giungere alla moderna offerta, estremamente ampia e diversificata. I dati evidenziano come ad esempio in Italia negli ultimi anni i trend d’acquisto principali riguardano i prodotti monoproteici, grain o gluten free, quelli prodotti con ingredienti biologici, naturali e di tipo olistico. Tendenze on crescita che continuano anche con i prodotti monoporzione, gli snack e quelli che sono definiti con il termine “funzionale” poiché caratterizzati da specifiche proprietà che si riflettono sulla dieta tramite effetti salutistici. A dicembre 2021 il valore di mercato del pet food per cani e gatti è stato stimato a 2419 milioni di euro con un incremento del fatturato pari al +7,1% rispetto all’anno precedente oltre che del +5% dei volumi. Una progressione continua con proprie specificità settoriali in relazione alla specie e alle singole offerte commerciali. Il tasso di crescita medio delle vendite a partire dal 2007 è pari al +5,7%. Un mercato dinamico frutto della ricerca scientifica e del continuo miglioramento tecnologico che negli ultimi 15 anni ha visto l’ingresso nel segmento anche degli snack, alimenti complementari che oggi rivestono una quota del 5,1% nel gatto e del 16,7% nel cane. Cani e gatti sono differenti, con necessità nutrizionali diverse frutto di una specie specifica evoluzione. Ciò si riflette sulle differenze nelle vendite che fanno capo alle formulazioni del pet food. Per il gatto, infatti il segmento principale è rappresentato dall’umido (62,2% valore di mercato, +8,4%), mentre il secco si assesta a una fetta di mercato pari al 32,7% (+5,6%). Per il cane la situazione è opposta, con il segmento secco al 50,8% e l’umido al 32,6%, gli snack si assestano al 16,7%.

I concetti chiave da conoscere per ottimizzare il consiglio
All’interno del pet food una prima suddivisione funzionale divide gli alimenti in due gruppi. Il primo è quello degli alimenti completi, ossia quelli che possiedono tutte le caratteristiche nutrizionali per quella singola specie animale e categoria. Al loro interno i nutrienti sono presenti e bilanciati in quantità tali da soddisfare le esigenze dell’esemplare. Vi sono poi gli alimenti complementari che devono essere intesi come parte integrante della dieta e che non soddisfano da soli appieno le esigenze nutrizionali. La conoscenza dell’offerta di mercato consente al medico veterinario di poter attingere a un’amplissima gamma di alimenti tali da soddisfare le singole esigenze nutrizionali dei pet nel rispetto delle specifiche necessita nutrizionali dettate dalle condizioni fisiologiche, parafisiologiche e anche patologiche del singolo esemplare.

I proprietari sono ben informati
Durante il periodo pandemico il ruolo dei pet nelle case è divenuto ancora più importante, a seguito dell’aumento numerico di cani e ancor più di gatti. I moderni proprietari, inclusi quelli neofiti, devono fare riferimento al proprio medico veterinario fin da prima dell’arrivo del cucciolo o del gattino anche per pianificare la prossima gestione alimentare del pet. Specie, razza, età, condizioni fisiologiche, parafisiologiche e patologiche necessitano di specifiche diete e pet food che diventa dunque uno snodo fondamentale per la salute del pet. Il moderno proprietario ha inoltre oggi la possibilità di approfondire la conoscenza del settore, dalla filiera, dell’etichettatura fino ai principi di esigenze nutrizionali grazie a documenti completi Fediaf disponibili in italiano o in inglese e consultabili online.

Una finestra sempre aperta sul futuro
Ulteriori interessanti spunti sul futuro del pet food arrivano direttamente da Interzoo 2022, la più grande fiera al mondo dedicata ai prodotti per animali da compagnia che si svolge ogni due anni a Norimberga, in Germania. Dall’edizione appena conclusasi emergono interessanti spunti anche sulle tendenze contemporanee e future del pet food. Si evidenzia un’attenzione sempre maggior verso la sostenibilità ambientale, l’utilizzo e la valorizzazione di ingredienti di qualità regionali che necessitano di un minor trasporto, la continua ricerca e l’utilizzo di nuove fonti proteiche di origine animale ma anche lo sviluppo di packaging sempre più ecocompatibili. Il tutto mantenendo una costante e moderna attenzione basata sulla ricerca scientifica, la qualità delle materie prime e sul benessere animale. Dal rapporto Assalco Zoomark emerge come il settore resiste e cresce nonostante le continue sfide; differenziazione dell’offerta, competitività e comunicazione sono importanti così come la capacità di dimostrare la bontà e la salubrità dei prodotti, mantenere uno standard di qualità molto alto, facendo i conti anche con aspetti inattesi quali il reperimento delle materie prime a causa sia della pandemia sia della situazione geopolitica.