Fonte: www.federfarma.it

Vanno restituite alle farmacie le «somme corrisposte» nel 2015 con una maggiorazione di un decimo di punto sullo sconto dello 0,64% per ripianare lo sfondamento della spesa farmaceutica territoriale risalente a due anni prima. E’ quanto scrive l’Aifa nella nota diffusa ieri per rispondere alle richieste di chiarimento provenienti dalle Regioni, alle quali le organizzazioni periferiche del sindacato si erano rivolte per sollecitare il rimborso. La lettera dell’Agenzia riassume correttamente la cronistoria del contenzioso: il ripiano venne addebitato alla filiera distributiva dalla determina Aifa 1238 del 30 ottobre 2014; il provvedimento, in particolare, disponeva il recupero dello sfondamento incrementando per sei mesi lo sconto Ssn dallo 0,64 allo 0,74%. Federfarma consigliò alle farmacie associate di pagare ma contemporaneamente impugnò il provvedimento davanti al Tar del Lazio, che le dà ragione nel gennaio dell’anno scorso. Pochi mesi dopo, a giugno, il decreto legge 113/2016 impone all’Aifa di riconteggiare gli sfondamenti di spesa relativi al triennio 2013-2015, contestati con ricorsi e impugnazioni non solo dalla Federazione ma anche da distributori e aziende produttrici.

L’esito del riconteggio, come si rammenterà, produce la determina Aifa 1406/2016, che esonera la filiera distributiva (cioè grossisti e titolari) dal ripiano degli sfondamenti relativi alla spesa farmaceutica territoriale 2013 e 2015. «Ad avviso dell’Agenzia» è allora la conclusione riportata nella nota di ieri «le somme corrisposte dalle farmacie in applicazione della determina 1238/2014 non hanno alcun titolo per essere trattenute dalle Regioni».

L’intervento dell’Aifa, che dovrebbe convincere i governi regionali a rinunciare ad altri temporeggiamenti, fa seguito all’incontro che il 4 maggio scorso aveva messo di fronte Federfarma e direzione generale dell’Agenzia. Il confronto era stato richiesto dalla Federazione proprio per sollecitare una presa di posizione a fronte degli indugi frapposti da alcune Regioni, che alle richieste di rimborso avevano replicato dicendo di dover attendere indicazioni dall’Aifa. Nella circolare diffusa ieri sera, Federfarma invita dunque le organizzazioni territoriali che ancora non hanno ottenuto la restituzione delle somme «a rinnovare i contatti e trasmettere la nota dell’Agenzia», per chiudere «definitivamente la vicenda».