Fonte: www.pharmaretail.it

Pubblicato 6 Marzo 2019 Da Redazione
a firma: Viki Nellas

 

Mercato medicazione: quali opportunità per la farmacia
Il mercato della Medicazione ha sviluppato nei dodici mesi terminanti a gennaio 2019 un giro d’affari di 364 Milioni di Euro, stabile rispetto a quanto realizzato nell’anno precedente. I volumi complessivi sono invece in calo del -2,3% e raggiungono i 53 milioni di confezioni. Il mercato è segmentato in prodotti per la medicazione tradizionale, che pesano il 53% del fatturato complessivo dell’anno, e quelli per la medicazione avanzata, che contribuiscono invece per il 47%. Le dinamiche di questi due segmenti sono allineate a quelle del mercato nel suo complesso: stabilità a fatturato e lieve calo a volumi.

Anche il grafico sotto mostra la tendenziale stabilità del mercato delle Medicazione negli ultimi tre anni e rivela, inoltre, un andamento stagionale abbastanza marcato, con un incremento delle vendite sempre concentrato nel periodo tardo primaverile ed estivo.

Il segmento della Medicazione Tradizionale, che sviluppa un fatturato complessivo di 193 Milioni di euro nei dodici mesi, vede al suo interno diverse sottocategorie, tra le quali il ruolo principale in termini di fatturato realizzato è svolto dai Disinfettanti, con un peso del 24% e con un trend del +1,2%, dalla Garze (16%), che invece perdono il -1,3% e dai Cerotti Tradizionali (15%), in calo anch’essi del -2%. Unico sottosegmento in crescita è quello dei Cerotti e Tamponi Oculari (+4,8%), il cui contributo a fatturato è però molto ridotto (4,3% del totale).

Il ranking delle prime dieci aziende del mercato della Medicazione mostra, in primo luogo, come questo mercato sia abbastanza frammentato: i primi 10 attori costituiscono, infatti, solo il 59% del giro d’affari complessivo. In cima alla graduatoria si posiziona Fidia Farmaceutici, con una quota dell’11,9% e con una buona crescita del +8%, seguita da Pikdare, molto vicina in termini di fatturato complessivo (quota dell’11,7%) e da Pietrasanta Pharma, che contribuisce per il 10,8% al fatturato del mercato.