Fonte: www.farmacista33.it

Integratori alimentari dati ai bambini senza interpellare il pediatra e accessibili agli adolescenti da palestre e negozi. Sifo: situazioni potenzialmente pericolose
Da una parte gli integratori alimentari e omeopatici vengono dati ai bambini senza interpellare il pediatra di riferimento, dall’altra gli adolescenti accedono a questi prodotti, in particolare creatina e stimolatori del testosterone, direttamente tramite negozi specializzati o palestre: ciò crea situazioni potenzialmente pericolose per la salute dei più piccoli per il rischio di reazioni avverse.
A sollevare il tema in questi termini è la Sifo, Società dei farmacisti ospedalieri e dei servizi farmaceutici delle aziende sanitarie, che ha deciso di parlarne, in occasione del 40mo Congresso annuale della società, insieme ai pediatri della Sip con cui ha siglato un accordo di partnership arrivato dopo mesi di lavoro fianco a fianco su varie tematiche. Se n’è discusso oggi durante la sessione di lavoro “Pediatri e farmacisti: un’alleanza necessaria per la salute dei piccoli pazienti”.
«La partnership si propone di realizzare congiuntamente studi e relative pubblicazioni, attraverso l’attivazione di gruppi di studio nel campo della terapia pediatrica sulla posologia corretta in età pediatrica, l’uso off-label, la farmacovigilanza – spiega Anna Marra, tutor della sessione e responsabile dell’area Farmacovigilanza di Sifo. «I gruppi di studio lavoreranno sulla condivisione di documenti di indirizzo, pubblicazioni ed iniziative di sensibilizzazione e diffusione – aggiunge Marra, che lancia fin da ora il prossimo ‘step’ a cui punta Sifo: «Vorremmo promuovere la collaborazione anche in ambito territoriale tra i farmacisti ed i pediatri di famiglia».

Integratori alimentari, Sifo: sì ma senza esagerare
Nel corso dell’incontro è stato ribadito che proprio per il loro profilo di attività “fisiologica”, i prodotti naturali “possono talvolta determinare effetti inattesi e indesiderati”. «Prima di somministrare integratori ai bambini, sarebbe sempre auspicabile, sentire il consiglio del pediatra di fiducia» ha dichiarato Luigi Memo consigliere nazionale Sip.
Sifo ricorda che “gli integratori sono concepiti per contribuire al benessere ma non per curare. Le condizioni patologiche vanno trattate con i farmaci e in nessun caso un integratore può farne le veci. Il messaggio che esce dal congresso è dunque quello di un auspicio a muoversi con cautela quando si ha a che fare con la sfera degli integratori alimentari: il tema è quanto mai caldo e vede coinvolta tutta la comunità scientifica, a partire dal ministero della Salute, che proprio pochi giorni fa ha pubblicato un decalogo per il corretto uso degli integratori alimentari. Nello stesso indirizzo va la creazione, che risale allo scorso anno, del portale Vigierbe (gestito dall’Istituto superiore di sanità) dove chiunque, pazienti compresi, può segnalare effetti indesiderati ed inattesi conseguenti l’utilizzo di integratori alimentari. I farmacisti di Sifo continueranno a lavorare, nei prossimi mesi, per incrementare l’utilizzo di questi database e arrivare così ad ampliare le conoscenze sulla sicurezza d’impiego di questi prodotti”.
Sifo e Sip lavoreranno insieme per “promuovere campagne di sensibilizzazione sul tema delle reazioni avverse, coinvolgendo oltre ai pazienti i proprio iscritti ma anche gli stessi pediatri”.

I pediatri: attenzione al fai da te
Il pediatra ha poi riportato una recente ricerca pubblicata su “Pediatrics” che conferma che “sono molti gli adolescenti che consumano integratori, in particolare creatina e stimolatori del testosterone e dimostra inoltre che i giovani accedono alle informazioni su questi prodotti non tanto negli studi medici, quanto direttamente nei negozi o nelle palestre. Questa tendenza diffusa tra i più giovani al “fai da te” con gli integratori contribuisce ad aumentare il loro rischio di salute: per la creatina si parla di danno epatico e della funzione renale, di disidratazione e crampi muscolari; e per gli stimolatori del testosterone di policitemia, aumentata viscosità sanguigna, effetti epatotossici, disfunzione e neoplasia epatica ed esacerbazione o sviluppo di apnea notturne”.