fonte: www.farmacista33.it

Il Dossier farmaceutico è operativo nel nuovo Fascicolo sanitario elettronico ed è prevista l’operatività dei farmacisti. Ecco un punto sulle procedure da gestire in farmacia
Prenotazione esami; accesso, consultazione e alimentazione del dossier farmaceutico; verifica della terapia erogata e supporto alla valutazione dell’aderenza terapeutica; registrazione reazioni avverse ai farmaci sono alcuni dei servizi che i farmacisti potranno erogare attraverso le funzionalità nuovo Fascicolo sanitario elettronico, Fse 2.0, come lo definisce il ministero della Transizione digitale.

Lo si evince dal Decreto pubblicato in Gazzetta ufficiale, che contiene le linee guida per la realizzazione, per la quale, tra i requisiti obbligatori, è incluso anche il suo impiego da parte dei farmacisti. Ecco, quindi, un punto sulle procedure che coinvolgono farmacisti e farmacie con alcune indicazioni messe in evidenza da Fofi e Federfarma.

Obiettivi e requisiti per il finanziamento del nuovo Fse 2.0
Per il potenziamento del Fascicolo sanitario elettronico, lo si ricorda, sono stati destinati dal Pnrr 1,38 miliardi di euro. I requisiti per poter fruire del fondo prevedono che l’85% dei medici di base lo alimentino, che tutte le Regioni lo attivino, che anche i farmacisti lo utilizzino nello svolgimento delle funzioni di verifica dell’aderenza alle terapie e delle possibili reazioni avverse.
L’investimento 1.3.1 della Missione 6, Componente 2, del Pnrr intende raggiungere quattro obiettivi:
1. Accesso: creare un Fse omogeneo sul territorio nazionale, che rappresenti l’unico ed esclusivo punto di accesso per gli assistiti ai servizi del SSN
2. Integrazione: rendere il Fse uno strumento efficace per la diagnosi e la cura, che condivida i dati clinici rilevanti tra professionisti e strutture sanitarie (sia pubbliche che private), garantisca continuità assistenziale sul territorio, sia utile alla gestione dei pazienti cronici, e si integri con le farmacie nella definizione del piano terapeutico
3. Personalizzazione: aumentare la qualità e numerosità dei dati clinici presenti nel FSE per contribuire alla capacità di diagnosi e cura personalizzata da parte dei professionisti sanitari
4. Policy: creare una base di conoscenza sullo stato di salute della popolazione, che concorre a fornire informazioni alle istituzioni sanitarie, per supportarle nella definizione e attuazione delle politiche di prevenzione, programmazione sanitaria e governo, e agli enti di ricerca per l’attività di ricerca medica e biomedica.
Se i soggetti destinatari delle Linee guida sono le Regioni, va ricordato che nell’ambito dei requisiti obbligatori da attuare entro la durata del PNRR, rientrano alcune funzionalità innovative per le farmacie.

Dossier farmaceutico: servizi per i cittadini gestiti anche dai farmacisti
Il Fse 2.0 è concepito come un ecosistema di dati e servizi che rispondono, sintetizza una nota di Fofi, alle esigenze dei “farmacisti per supportare lo svolgimento della loro attività di distribuzione di farmaci, tra cui la consultazione del foglietto illustrativo e la verifica della terapia erogata, la registrazione e segnalazione di allergie e reazioni avverse ai farmaci, nonché la prenotazione di prestazioni per conto degli assistiti”.
Per gli operatori sanitari, tra cui i farmacisti, sottolinea una nota di Federfarma, “i servizi di accesso ai dati del FSE sono fruibili, oltre che attraverso il Portale Fse mediante servizi di integrazione con i sistemi software impiegati da tali utenti per lo svolgimento delle proprie attività”.
In particolare, il cittadino potrà:
– Accedere ai dati del dossier farmaceutico, nell’area “Le mie terapie” per la consultazione delle terapie farmacologiche SSN ed extra SSN, prescritte ed erogate, registrate nell’ambito del Dossier Farmaceutico e segnalazione dei tempi di assunzione dei medicinali; consultazione delle terapie riabilitative e di ogni altro trattamento di cura pianificato / prescritto dalle professioni sanitarie.
– Accedere alle prestazioni per la erogazione di farmaci per ricerca e selezione della farmacia più vicina e avente disponibili i medicinali necessari, a cui richiederne la dispensazione; richiesta di consegna a domicilio dei farmaci prescritti; pagamento elettronico della quota parte del costo del farmaco a carico dell’assistito; erogazione di alimenti speciali o alimenti specifici (alimenti per celiaci).

I servizi in gestione ai farmacisti
Il Fse raccoglierà e renderà accessibili in modo immediato e continuo i dati clinici del cittadino assistito a tutti gli operatori sanitari autorizzati, tra cui i farmacisti.
In particolare, il nuovo Fse abilita i farmacisti a svolgere un ruolo attivo nella erogazione delle cure primarie verso i cittadini.
In particolare, i servizi resi dai farmacisti sono:
– Prenotazione di prestazioni sanitarie (visite, esami, vaccini) per conto dei cittadini assistiti presso la farmacia;
– Accesso al dossier farmaceutico per la sua consultazione ed alimentazione per i dati di competenza;
– Consultazione in tempo reale del foglio informativo della terapia farmacologia prescritta al cittadino;
– Verifica della terapia erogata al paziente;
– Registrazione di allergie e reazioni avverse ai farmaci, e funzioni di early warning che indichino al farmacista potenziali rischi di reazioni avverse;
– Supporto alla valutazione dell’aderenza terapeutica dell’erogato e dell’assunzione da parte dell’assistito.
I benefici attesi, secondo le Linee guida, messi in evidenza dalla Fofi sono l’accesso alle cure da parte degli assistiti anche presso le farmacie del territorio, in termini di prenotazione e pagamento delle prestazioni sanitarie; e l’ampliamento dell’offerta di servizi delle farmacie, valido supporto al percorso di cura e assistenza farmacologica del cittadino assistito.