fonte: www.farmacianews.it

Una cassa di risonanza di problemi esistenti
«La pandemia ha fatto da cassa di risonanza per problemi in buona parte già presenti – ha affermato Gianvincenzo Zuccotti, direttore Pediatria e Pronto Soccorso Pediatrico Ospedale Fatebenefratelli – Sacco – Buzzi di Milano – I bambini sono stati colpiti in maniera molto leggera dal virus, tanto che solo un numero ristretto ha necessitato di ricovero ospedaliero: al Sacco i ricoveri sono stati 54, con sindrome infiammatoria multisistemica.

Quello che tuttavia è emerso è stata la difficoltà a curare i pazienti più giovani sul territorio, tanto che anche prima del Covid-19 numerosi erano gli accessi impropri in Pronto Soccorso. Una riorganizzazione della pediatria territoriale appare dunque un passo imprescindibile, attuabile oggi anche grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). All’interno di questo meccanismo di riorganizzazione, il coinvolgimento del farmacista è cruciale. Egli può, ad esempio, preoccuparsi della preparazione degli antibiotici prescritti dai pediatri per ridurre i rischi di sopra o sotto dosaggio, connessi a una preparazione inadeguata, che concorrono a quel preoccupante fenomeno che è l’antibiotico resistenza».

Simonetta Miozzo, medico della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (Simg), ha insistito sull’importanza di una riorganizzazione e di un rifinanziamento della medicina generale. «Guardiamo con preoccupazione alla costruzione di nuove strutture prive di contenuti. Innanzitutto vanno intercettati i bisogni degli adolescenti e individuati percorsi nell’ambito della medicina di prossimità, in una crescente sinergia anche con i farmacisti, che, come ha ben evidenziato l’ultimo anno e mezzo. rappresentano il primo punto di riferimento per i cittadini»

La farmacia punto di riferimento anche dei più giovani
I relatori intervenuti hanno evidenziato quanto sia delicata la fase adolescenziale, che sovente rappresenta un momento di passaggio difficile di presa in carico tra pediatria e medicina generale. In questa fase, il farmacista è una figura che può venire in aiuto, intercettando per primo le difficoltà dei giovani.

Michele Pellegrini Calace, tesoriere di Federfarma Nazionale e presidente di Federfarma BAT, ha sottolineato come pure un recente studio, che ha messo a confronto gli anni 2020 e 2021, abbia evidenziato quanto la farmacia costituisca un riferimento anche per i più giovani, dei quali quasi il 70% ha dichiarato di recarsi sempre nello stesso presidio (il dato era al 50% nel 2020). La farmacia, è stato inoltre sottolineato, è un luogo in cui tutte le disuguaglianze vengono eliminate: non occorre appuntamento, il consulto è gratuito, il presidio è sempre aperto!

«Con l’inizio della pandemia abbiamo indossato la mascherina e siamo rimasti al fianco dei cittadini come e più di prima – ha commentato la farmacista territoriale Angela Margiotta -Abbiamo ascoltato storie di genitori preoccupati e di adolescenti con crescenti problemi di ansia, insonnia, stress. Il coinvolgimento dei farmacisti è oggi fondamentale anche per intercettare quei problemi tipici dell’adolescenza si stanno spostando verso fasce d’età sempre più giovani, come l’anoressia nervosa».