Fonte: www.farmacista33.it

L’Italia è tra i Paesi dell’Ue e dello Spazio economico europeo (See) che il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) identifica come a “rischio complessivo basso di Covid-19 per la popolazione generale e il sistema sanitario”. Anche se per quanto riguarda gli individui vulnerabili, cioè con fattori di rischio per la grave malattia Covid-19, “poiché l’impatto della malattia in questi gruppi è molto alto, il rischio complessivo è moderato”. È il dato che emerge dal 12mo aggiornamento sul risk assessment pubblicato dall’Ecdc, basato su dati aggiornati al 13 settembre e presentato in conferenza stampa.

In Italia rischio moderato per soggetti fragili
Fanno parte di questo gruppo con una “bassa probabilità” di infezione da coronavirus Sars-CoV-2, anche Belgio, Cipro, Finlandia, Germania, Grecia, Islanda, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Polonia e Svezia. Il basso impatto della malattia è principalmente dovuto alla ridotta proporzione di casi nella popolazione anziana, di casi gravi e dei limitati tassi di decessi dovuti alla Covid-19, mentre è “moderato” il rischio per le categorie a maggior rischio, come gli anziani. È comunque necessario, secondo l’Ecdc un “attento monitoraggio” della situazione epidemiologica, del livello di occupazione degli ospedali e dei posti in terapia intensiva, tra l’altro, sono “fondamentali”, avverte l’Ecdc, per evitare un “rapido aumento” dei livelli di rischio.

Kyriakides: in alcuni Stati dell’Ue peggiore del picco di marzo
L’Ecdc ha fatto un aggiornamento delle liste, da cui risulta che la Norvegia è passata dal gruppo con tendenze preoccupanti al gruppo di Paesi con tendenze stabili, mentre Belgio e Svezia sono passate dal gruppo con tendenze stabili al gruppo con tendenze preoccupanti. In questo aggiornamento, l’Ecdc ha diviso in tre gruppi i paesi Ue e i vicini, secondo la situazione epidemiologica. Nel gruppo con trend “preoccupante” ci sono Paesi come Austria, Danimarca e Francia, in cui il rischio per la popolazione è “moderato” in generale, ma “molto alto” per le categorie più vulnerabili. Infine, Spagna, Bulgaria, Romania e Ungheria sono nel gruppo ad “alto rischio”, dove i tassi di contagio sono elevati o in aumento nel caso della popolazione anziana e, di conseguenza, “In questi paesi, l’aumento dei decessi è già stato osservato o potrebbe essere osservato presto” si legge ne documento. «La situazione del Covid-19 in alcuni Stati dell’Ue è anche peggiore del picco di marzo, questo è molto preoccupante. – ha dichiarato Stella Kyriakides, commissario europeo alla Salute durante la presentazione dei dati -. E significa che le misure di controllo adottate non sono state abbastanza efficaci o non sono state applicate, o non sono state seguite come avrebbero dovuto. Questo è chiaramente sottolineato nella valutazione del rischio presentato oggi dall’Ecdc».