Fonte: www.farmacista33.it – 26 marzo 2020

I saturimetri, dispositivi medici che rilevano i valori di ossigenazione del sangue, dovrebbero essere nelle case di tutti i pazienti sospetti Covid o positivi in isolamento, ma risultano esauriti nelle farmacie e non reperibili sul mercato
I saturimetri, dispositivi medici che rilevano i valori di ossigenazione del sangue, dovrebbero essere, secondo alcuni esperti, nelle case di tutti i pazienti sospetti Covid o positivi in isolamento, ma risultano esauriti nelle farmacie, non reperibili sul mercato, e tra i prodotti più cercati nelle piattaforme di e-commerce. Sul tema si è aperto un dibattito avviato dalle indicazioni del 118, che avvisava della necessità di dotare questi soggetti del device per rilevare l’insufficienza respiratoria in fase iniziale. E in pochi giorni, riportano i farmacisti, “c’è stata una corsa all’acquisto”.

Prevenire insufficienza respiratoria nei pazienti seguiti a domicilio
«Bisogna intervenire prima che sia troppo tardi – aveva dichiarato qualche giorno fa, il presidente del Sistema nazionale 118, Mario Balzanelli -. Da quando una persona comincia a respirare male fino all’insufficienza acuta grave l’evoluzione è rapidissima. E va da trenta minuti a tre ore». Il punto chiave, ha ribadito alle agenzie stampa, è che gli oligosintomatici, positivi al tampone non iniziamo le terapie e «oggi queste persone vengono lasciate a casa a “svernare”. Quando la situazione precipita, non resta che intubare chi sta male. Bisogna anticipare la rivelazione dell’insufficienza respiratoria acuta con il saturimetro», uno strumento, aggiunge, che dovrebbe stare «casa di tutti i pazienti sospetti Covid o positivi che stanno in isolamento». Balzanelli aveva quindi lanciato la proposta al ministero della Salute. A toccare il tema con la stessa richiesta, è stato anche il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo) Filippo Anelli che nei giorni scorsi, parlando della necessità di avere linee guida univoche per i medici di Medicina generale sull’utilizzo anche sul territorio delle terapie contro il Covid-19 ha affermato: «Se i pazienti sono tenuti a casa fino a che la concentrazione di ossigeno nel sangue scende sotto una certa soglia è indispensabile dotare tutti i medici di base di un adeguato numero di saturimetri per monitorare i pazienti in quarantena a casa». Dal canto suo, l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera ha annunciato: «Stiamo acquisendo saturimetri e kit per fare controlli a distanza. A coloro che devono fare la quarantena daremo saturimetri e altri strumenti per controllare i parametri vitali».

Esauriti nelle farmacie. Utili se monitoraggio lo fa il medico
Nel giro di pochi giorni, i saturimetri sono andati esauriti nelle farmacie e sono diventati gli articoli più richiesti nelle piattaforme di e-commerce dove, riportano le agenzie, ordinandolo, si deve comunque attendere diverse settimane per riceverlo. La Federazione Ordini Farmacisti Italiani, riferisce l’Agi, ha fatto sapere che i saturimetri “non sono più reperibili sul mercato. C’è stata una corsa all’acquisto”. Eppure, come sottolineano gli esperti, “non è il termometro da tenere in casa”. E in ogni caso, come spiega Marina Chiara Garassino, oncologa toraco-torace-polmonare dell’Istituto Tumori, l’uso del saturimetro va fatto nell’ambito di un monitoraggio con il medico: «La saturazione è un valore che va interpretato in ambito medico, da 90 a 100 si va da valori assolutamente normali a patologici. Usato al di fuori del controllo medico, può portare al panico o alla sottovalutazione».