fonte: www.farmacista33.it

I farmacisti sono a contatto quotidianamente con la disinformazione sui farmaci e la combattono attivamente e grazie alla facile accessibilità rappresentano la figura professionale ideale per iniziare un dialogo con i loro pazienti e fornire un’istruzione critica per migliorarne la sicurezza e contribuire alla salute pubblica. È quanto evidenziato da un’analisi pubblicata dal Japha (Journal of American Pharmacists Association) che sottolinea come “combattere la disinformazione sui farmaci nella pratica farmaceutica con i pazienti possa assumere molte forme e porre una serie di sfide”.

Infodemia, pandemia da combattere
Durante la pandemia Covid-19, una vera e propria “infodemia” ha portato nei media e nell’opinione pubblica affermazioni di superiorità ed efficacia di alcune soluzioni terapeutiche e invece sfiducia nei confronti di altre, il tutto non comprovato da prove scientifiche. Si è trattato di un insidioso evento su scala globale; una “epidemia di disinformazione”. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) l’ha denominata appunto “infodemia”, riferendosi alla sovrabbondanza di informazioni, compresa l’ampia diffusione di disinformazione e fake news. Approfittando dell’incertezza di massa, dell’ansia e della paura diffusa fra la popolazione, le infodemie minano la credibilità della scienza ed erodono la fiducia nei servizi sanitari nazionali. La disinformazione ha anche creato una sfiducia nei confronti del vaccino contro il Covid-19. Inoltre, farmacie e siti web non autorizzati hanno commercializzato trattamenti e test Covid-19 nuovi e non verificati.
I farmacisti hanno il ruolo fondamentale nel combattere attivamente questi casi di disinformazione sui farmaci e educare i loro pazienti su come non cadere vittime di programmi di marketing e fake news. Inoltre, i farmacisti possono fronteggiare la disinformazione fornendo spiegazioni scientifiche accurate con un linguaggio a misura di paziente. Sebbene sia più facile rimanere in silenzio e lasciare che la disinformazione circoli, i farmacisti ed il loro staff devono contrastare attivamente le fake news sui farmaci in generale, sulle terapie anti Covid-19 e sulle vaccinazioni, oggi e in qualsiasi futura crisi di salute pubblica.

Farmacista principale fonte di informazione sui farmaci
Quando si verifica una disinformazione sui farmaci, il farmacista è la fonte a cui fare ricorso. Tuttavia, non ci si aspetta che i farmacisti siano esperti di contenuti su tutto ciò che riguarda la salute pubblica, l’assistenza sanitaria e la medicina. I farmacisti dovrebbero lavorare in modo interdisciplinare con gli altri professionisti della salute per educare i pazienti, un compito di certo non facile. Tuttavia, il rafforzamento delle relazioni tra farmacisti e gli altri professionisti della salute contro la disinformazione può supportare la diffusione nell’opinione pubblica di informazioni accurate e basate sull’evidenza.