fonte: www.farmacista33.it

Il paziente oncologico e il consiglio sulla scelta del prodotto cosmetico.
Gli effetti collaterali delle terapie oncologiche a carico della pelle e degli annessi cutanei non si possono evitare al 100% ma si possono prevenire e gestire con prodotti cosmetici idonei.

Ma il consiglio sulla scelta del prodotto non basta, il paziente va preso in carico anche negli aspetti psicologici, e il farmacista deve essere preparato a dare risposte efficaci con l’approccio corretto. Questo è quanto emerso nel corso del confronto con Giulia Penazzi, Camilla Crescentini ed Eleonora Benedetti farmaciste e docenti del corso “Cosmesi per la pelle dei pazienti oncologici” organizzato da Edra in 3 moduli per un totale di 9 crediti Ecm.

Il paziente cerca risposte ai suoi bisogni di benessere e salute
“In ospedale – spiega Eleonora Benedetti farmacista in farmacia di comunità – i pazienti i pazienti sono seguiti sulle grandi questioni salvavita e sugli effetti collaterali gravi. Quelli considerati “minori” come prurito del cuoio capelluto e su tutto il corpo, secchezza, ragadi, disturbi alle unghie tendono a essere trascurati, ma, anche se non mettono in pericolo la vita, impattano sulla qualità della vita. I pazienti hanno bisogno di risposte e in assenza di una figura professionale sanitaria, si affidano al web o al passaparola”.
“Il paziente da solo fa difficoltà a individuare i cosmetici utili e idonei al periodo particolare che attraversa – precisa Camilla Crescentini farmacista cosmetologa formulatrice – alcuni cosmetici che ha sempre usato non vanno più bene, e non sa come cambiare la beauty routine. Si finisce per usare meno cosmetici peggiorando gli effetti collaterali, mentre invece va fatta una profilassi cosmetica, prima di iniziare terapie. Chiaramente ci sono delle categorie di ingredienti da cercare nei prodotti da consigliare mentre altri sono da evitare non perché tossici, ma perché in un momento particolare è meglio non usarli. Bisogna sapere leggere l’etichetta per consigliare e scegliere il prodotto più indicato secondo precise linee guida”.
“Il paziente viene in farmacia con un’esigenza legata a un fastidio, dall’alopecia, ai rash cutanei, ma anche con l’insicurezza sui prodotti da usare – aggiunge Giulia Penazzi farmacista, cosmetologa e responsabile scientifico del corso – il farmacista deve sapere che dietro quell’esigenza c’è uno stato d’animo di ansia, di depressione che va intercettato. È necessario connettersi emotivamente per approcciarsi senza pietismo o giudizio ma con una modalità precisa per prendersi carico e sostenerlo. Solo così si genera benessere”.