fonte: www.farmacista33.it

Cuneo fiscale, caro-bollette, proroga fino a fine anno dei crediti di imposta e del taglio alle accise, aumento dei fringe benefit, pensioni. Sono questi gli ambiti di intervento a sostegno di dipendenti, famiglie e imprese del Governo, alcuni dei quali veicolati nella bozza circolata del cosiddetto decreto Aiuti Quater. Che cosa si prevede?

Interventi contro caro energia e inflazione: ecco gli aiuti
Sono molti gli interventi all’attenzione del Governo per mitigare gli effetti degli aumenti dei prezzi, annunciati in questi giorni e che convergeranno in decreti ad hoc e nella Manovra. Intanto un primo step è rappresentato dal cosiddetto Decreto Aiuti quater, circolato in bozza e non ancora definitivo, al vaglio del Consiglio dei ministri in agenda e che dovrebbe valere poco più di 9 miliardi di euro. Una parte di queste risorse è destinata a prorogare le misure di sostegno già previste dal Governo Draghi, tra cui la proroga dei crediti di imposta in favore delle imprese per l’acquisto di energia e gas, il contenimento degli oneri generali di sistema per le utenze di energia elettrica e gas, il taglio al 5 per cento dell’Iva sui consumi di gas. Sempre in tema di caro energia, tra le misure nella bozza c’è anche la rateizzazione delle bollette per le imprese al fine di fronteggiare i rincari, che dà facoltà di richiedere la rateizzazione degli importi dovuti a titolo di corrispettivo per la componente energetica di elettricità e gas naturale ed eccedenti l’importo medio contabilizzato, a parità di consumo, nel periodo di riferimento compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2021, per i consumi effettuati dal 1° ottobre 2022 al 31 marzo 2023 e fatturati entro il 31 dicembre 2023. Come riferisce il Corriere, inoltre, dovrebbero venire “stanziati 80 milioni di euro per il 2023, destinati a contributi per i commercianti obbligati alla trasmissione telematica dei corrispettivi all’Agenzia delle entrate. I contributi sono in credito di imposta pari al 100% della spesa sostenuta, fino a 50 euro per ogni registratore telematico (il registratore di cassa connesso a internet) acquistato”.

Aumentano i fringe benefit e si lavora per ridurre il cuneo fiscale
Oltre al caro energia, anche il lavoro è uno dei temi caldi. Tra le intenzioni che potrebbero rientrare nel DL Aiuti Quater c’è quella di “alzare da 600 a 3.000 euro la soglia dei premi esentasse che le imprese potranno concedere ai dipendenti come ‘fringe benefit’ per pagare le bollette. Il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati al lavoratore dipendente, nonché le somme erogate o rimborsate allo stesso dal datore di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche di acqua, luce e gas, non concorreranno dunque a formare il reddito imponibile nel nuovo limite di 3.000 euro”. Ma ad accendere la discussione sono poi anche gli interventi sul cuneo fiscale: ancora da definire le modalità ma al momento “il governo sembrerebbe puntare almeno alla proroga del taglio di due punti percentuali per i lavoratori con retribuzione fino a 35 mila euro l’anno, una riduzione prevista dal decreto Aiuti bis ma destinata a scadere alla fine di dicembre”.

Urgenti gli interventi sulle pensioni. Al vaglio misure su fisco e tasse
All’attenzione del governo c’è in aggiunta il tema pensioni: “l’esecutivo sta lavorando a un nuovo sistema pensionistico che eviti il ritorno della Legge Fornero, che senza interventi sarà automatico a partire dal 1° gennaio 2023”. Tra i progetti sul tavolo ci sono diverse soluzioni, tra cui il Quota 41 che rappresenterebbe un compromesso tra le parti, a cui va aggiunta la proroga di Opzione donna e dell’Ape sociale. Intanto arriva la firma del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, al decreto che il via a partire dal primo gennaio 2023 ad un adeguamento delle pensioni pari al +7,3%. L’aumento, come previsto dalla normativa, è stato calcolato sulla base della variazione percentuale che si è verificata negli indici dei prezzi al consumo forniti dall’Istat il 3 novembre. Considerando l’effetto dell’indicizzazione delle pensioni all’inflazione, nel periodo 2022-2025, la spesa “assorbirà risorse per oltre 50 miliardi”. Il sistema attuale, come spiegato dalle Agenzie, prevede tre fasce per la rivalutazione: il 100% dell’inflazione, ovvero in misura piena, per le pensioni fino a 4 volte il minimo (pari a circa 523 euro), il 90% tra le 4 e 5 volte il minimo e il 75% oltre le 5 volte.
Infine il fisco: in vista della manovra il governo ha anche allo studio, come anticipato da Giorgetti durante l’audizione sul Nadef, “l’estensione della soglia di ricavi e compensi” per le partite Iva che aderiscono al regime forfetario con ricavi sino 85mila euro e “un regime sostitutivo opzionale (cosiddetta flat tax incrementale) per i titolari di redditi da lavoro o di impresa non aderenti al regime forfetario che potranno assoggettare ad aliquota del 15% una quota dell’incremento di reddito registrato nel 2022 rispetto al maggiore tra i medesimi redditi dichiarati e assoggettati all’Irpef nei tre anni d’imposta precedenti”.