fonte: www.mark-up.it

L’evento shopping che parte il 25 novembre vede i consumatori pronti e diventa risposta al contesto inflattivo. Budget in rialzo per buona parte
In un contesto di inflazione e timore di ulteriore innalzamento dei prezzi nel 2023, ben il 64% degli italiani dichiara che intende sfruttare il weekend che va dal Black Friday (venerdì 25 novembre 2022) al Cyber Monday (lunedì successivo) per fare la maggior parte degli acquisti natalizi approfittando delle relative offerte e iniziative del mondo retail.

A questo scopo, il 54% afferma anche di aver già risparmiato nei mesi scorsi e il 19% degli intervistati da Shopify (24.000 persone e 9.000 pmi in diversi Paesi, Italia compresa) dichiara anche che spenderà più dell’anno scorso, mentre il 43% metterà sul piatto la stessa cifra. Anche l’l’Osservatorio Shopping di DoveConviene conferma che l’80% degli italiani ha intenzione di ricorrere ancora di più agli sconti del Black Friday 2022, mentre i dati MediaWorld-Mediaplus parlano di un evento atteso da 9 persone su 10.
La ricorrenza shopping d’importazione statunitense, proprio come il Single’s Day di Alibaba per il territorio asiatico (11 novembre), si conferma dunque anche quest’anno un’usanza sempre più europea che anticipa il periodo dei consumi legati alle festività invernali (riportando anche i conti “in rosso” al colore nero – da qui il nome dall’accezione positiva). Vediamo a seguire tutte le previsioni per questo 2022 con dati Shopify, MediaWorld-Mediaplus e DoveConviene, che si colloca in un contesto indubbiamente particolare.

Budget in aumento, prodotti tra il programmato e l’inatteso
Il budget medio stimato è di 182 euro a testa (222 euro, invece, secondo uno studio PwC). Tra il campione totale di consumatori analizzato, il 54% è disposto a spendere tra i 100 e i 300 euro. Tra coloro che sicuramente faranno acquisti durante il Black Friday, il 29% ha invece un budget di spesa tra i 300 e 500 euro. Una persona su 3, poi, pensa che acquisterà di più rispetto al 2021. Ma che cosa? Il 47% dichiara che acquisterà i prodotti già desiderati, ma scontati, giocando come preannunciato d’anticipo anche sui regali di Natale (e qui si aprirebbe tutto il potenziale dibattito sulla messa a rischio dei margini). Il 25% degli intervistati afferma di acquistare mediamente più prodotti e il 23% compra anche beni specifici che non rientrano nello shopping ordinario. Il 67% degli acquisti si concentrerà sui prodotti tecnologici, ma i settori che verranno coinvolti in questo boom di acquisti sono i più diversi: elettrodomestici (40%), prodotti per la casa di varia natura (40%) e abbigliamento (40%), seguiti da accessori (37%) e articoli sportivi o per il tempo libero (31%). Se è vero che 4 italiani su 10 prediligeranno l’acquisto di prodotti ritenuti essenziali, non si rinuncia a regalarsi qualche piacere quotidiano (78%), momenti per il proprio benessere (65%) o esperienze da vivere in compagnia (67%) tra cui spiccano uscite seriali al cinema e al ristorante (39%) nonché gite fuori porta (31%).

Prezzo, servizio e sostenibilità al centro
Se il prezzo rimane di gran lunga uno dei principali driver di acquisto, per coloro che sono convinti di aprire il portafogli in questa occasione ritenuta fondamentale per l’intera spesa annua (lo dichiara 1 persona su 2), i fattori che influenzano la decisione di comprare saranno anche la varietà dei prodotti (35%), il tempo di consegna (29%) e le modalità stesse di acquisto e consegna (26%). La novità rispetto agli scorsi anni, però, è che a fare da driver centrale non saranno non solo il miglior rapporto qualità-prezzo e il servizio, ma anche la sostenibilità, che 7 italiani su 10 prevedono di privilegiare in sede di scelta (9 italiani su 10 secondo PwC, a conferma comunque della tendenza). Il 37% degli intervistati sarebbe anche disposto a spendere di più per comprare da un marchio sostenibile, soprattutto tra millennial (46%) e generazione Z (38%). Curioso, inoltre, che il 47% degli italiani si dica aperto alla possibilità di pagare, sempre o spesso, una commissione extra per favorire la riduzione di Co2 emessa dall’acquisto. Vi sarebbe dunque sempre più consapevolezza di quanto fattori come trasporto e spedizione giochino un ruolo nell’inquinamento e aumento del desiderio di compensazione del relativo “senso di colpa”.

Dai social al negozio: il modello d’acquisto è sempre più ibrido
Gli italiani sono poi sempre più aperti al cambiamento e inclini a esplorare nuovi canali di acquisto per esperienze di shopping completamente omnichannel. Per questo, la partita per il successo – e non solo durante il Black Friday 2022 – si gioca su tutti i touchpoint di vendita. La previsione è infatti di fare shopping anche sulle piattaforme social e soprattutto su Instagram (38%) che, in media, batte – seppur di poco – YouTube (37%) e Facebook (36%). Le preferenze cambiano però in base alle fasce di età: ai millennial piace Facebook (44% vs. 26% per la Gen Z), mentre i più giovani (18-24) si lasciano ispirare da TikTok (42% vs. il 24% di media nazionale). Secondo i dati DoveConviene, circa il 70% degli italiani farà acquisti prevalentemente attraverso il negozio fisico, che resterebbe dunque il canale privilegiato nell’ambito però di uno shopping ibrido. Diverse le conclusioni di altre ricerche dalle quali la maggioranza dichiara che privilegerà nettamente l’eCommerce (primo canale di ricerca scelto dal 53% degli italiani secondo PwC).
Quello che è certo, in sintesi, è che a vincere è un approccio ondivago che gli stessi consumatori faticano a prevedere razionalmente, ma che ai retailer impone una strategia omnicanale e il meno possibile vincolante. A conferma anche il fatto che la pubblicità giocherà un ruolo importante per quella parte di shopping meno riflettuta: per il 37% dei rispondenti le decisioni saranno influenzate dalle promozioni online (siti web, video, audio), per il 26% dalla pubblicità sui mezzi tradizionali (tv, radio, stampa, affissione).