Gli Usa celebrano la Giornata nazionale del farmacista

Fonte: www.federfarma.it

I farmacisti fanno la differenza, tutti i giorni, in farmacia e nella vita delle persone. Con questo motto si è celebrata negli Stati Uniti la giornata nazionale del farmacista appuntamento annuale fissato per il 12 gennaio. L’invito a tutti i professionisti, ai loro collaboratori e ai familiari è stato condividere sui social foto e appunti della loro attività quotidiana, usando l’hastag #NationalPharmacistDay. Una gara di riflessioni e immagini a testimonianza del ruolo centrale del farmacista nel team di assistenza sanitaria e quindi, direttamente nella cura del paziente. (altro…)

Usa: etichetta obbligatoria per i farmaci omeopatici

Usa: etichetta obbligatoria per i farmaci omeopatici

Fonte: www.farmaracing.it

I medicinali omeopatici fanno parte di una particolare categoria di farmaci prodotti grazie all’utilizzo di erbe e piante, che permettono la cura di alcune patologie, senza ricorrere ai farmaci più tradizionali.

Esistono ancora molti dubbi sulla reale efficacia dell’omeopatia tanto che negli USA, la Federal Trade Commission (l’agenzia per la protezione del consumatore), ha emesso una circolare che impone l’uso di una specifica etichetta sulla confezione di tutti i farmaci omeopatici.

Vediamo quali sono le principali novità e come queste possono incidere sulla tua farmacia!

I farmaci che “non funzionano”
I rimedi omeopatici nascono nell’Ottocento per curare i sintomi di alcune patologie, sfruttando prevalentemente i principi attivi di erbe e piante. La loro composizione, in alcuni casi, è molto simile a quella dei farmaci tradizionali con l’unica differenza che questi medicinali vengono diluiti tanto che spesso la sostanza curante non è più riscontrabile.

Per questo motivo sono tanti gli esperti di medicina che non accettano l’omeopatia come metodo di cura, ed è per lo stesso motivo che la Federal Trade Commission, con la sua circolare, ha deciso di mettere in luce queste caratteristiche ai consumatori. (altro…)

Stati Uniti, fa discutere sì di Fda a test genetico in “autoanalisi”

Stati Uniti, fa discutere sì di Fda a test genetico in “autoanalisi”

Fonte: www.federfarma.it

Non cessano di stupire le scelte con cui le autorità regolatorie americane continuano ad allargare il perimetro della “selfcare medication”, l’autocura made in Usa. L’ultima arriva dalla Fda, la Food and drug administration, che nei giorni scorsi ha autorizzato la commercializzazione di un test genetico che valuta la predisposizione del paziente a una decina di malattie. Tra le quali Parkinson, Alzheimer, celiachia, malattia di Gaucher e deficit di Alfa-1-antitripsina. Un test, ed ecco la notizia, che può essere condotto in autoanalisi direttamente dal consumatore, senza la necessità della ricetta medica né del consiglio del farmacista. Da notare che alla prima richiesta della casa produttrice di registrare il test come Otc, avanzata nel 2006, la Fda aveva risposto negativamente. Nella relazione con cui ora concede parere favorevole, l’agenzia scrive invece che il prodotto «può aiutare le persone a fare scelte anticipare sui loro stili di vita, oppure avviare un colloquio con un professionista della salute».

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FARMACIE IN RETE. LE DIFFERENZE TRA EUROPA E ITALIA

Fonte: www.f-online.it

In Europa il fenomeno dell’affiliazione alle reti, interessa in media il 50% delle farmacie – una quota che in Italia è pari al 35% – con il restante che invece resta indipendente. Delle farmacie in rete nel vecchio continente, il 17% fa parte di catene di proprietà, mentre a essere parte di reti light – in cui le farmacie rimangono autonome e demandano una parte delle loro attività a una centrale – è il 29%. Percentuali destinate a salire guardando ai paesi anglosassoni: in Granbretagna il 65% delle farmacie appartiene ad un network, una percentuale che arriva fino al 71% negli Usa.
Questa realtà, tuttavia, non solo a causa del Ddl concorrenza, ma anche in relazione alle evoluzioni che stanno investendo i vari settori di consumo, sarà destinata a cambiare: «Se vogliamo parlare di Farmacia 2.0 occorre innanzitutto avere presente quale potrà essere l’utente tipo tra qualche anno: una farmacia 2.0 sarà sempre più orientata ai Millennials, cioè a quella nuova generazione di nativi digitali che oggi ha al massimo 37 anni e che è abituata ad un modello di consumo consapevole, informato, multicanale ed è evoluto. Occorre considerare che questo consumatore, presumibilmente tra pochi anni, diventerà il paziente cronico in farmacia». (altro…)

Nelle farmacie USA nuovo metodo di verifica dell’aderenza al trattamento

Nelle farmacie USA nuovo metodo di verifica dell’aderenza al trattamento

Fonte: www.pharmaretail.it

La mancata aderenza alla terapia è un notevole problema sanitario di cui si occupa molto frequentemente la comunità medica. È possibile che il coinvolgimento del farmacista possa contribuire ad un miglioramento nella gestione della terapia. Lo confermano i risultati di uno studio pubblicato di recente sul “Journal of the American Pharmacists Association” (JAPhA) nel quale si dimostra l’efficacia di un nuovo metodo basato su un questionario compilato dallo stesso cliente e consegnato in farmacia. Da tale modulo è ricavabile una misura, denominata MNPS (Medication Nonpersistence Scale), che permette una stima quantitativa e qualitativa della non aderenza a una terapia medica. Questo sistema ha un duplice valore: il primo è sanitario, perché il monitoraggio dell’effettiva persistenza è l’unica garanzia dell’efficacia della cura, il secondo è professionale ed economico per il farmacista il quale, attraverso il counselling, è in grado di intervenire sulle difficoltà manifestate dal cliente e inoltre può assicurarsi una costante vendita dei farmaci etici e un rafforzamento del rapporto con l’assistito. (altro…)