Modello 730 precompilato, proroga per invio dati. Il decreto del Mef

Modello 730 precompilato, proroga per invio dati. Il decreto del Mef

fonte: www.farmacista33.it

Gli operatori tenuti alla trasmissione dei dati delle spese sanitarie avranno tempo fino al 30 settembre 2021 per inviare quelli relativi al primo semestre del 2021
Farmacie, aziende sanitarie locali, medici e odontoiatri, gli operatori sanitari tenuti ad effettuare l’invio dei dati relativi alle spese sanitarie sostenute dai contribuenti al Sistema Tessera Sanitaria, per la predisposizione del modello 730 precompilato, avranno tempo fino al 30 settembre 2021 per inviare quelli relativi al primo semestre del 2021. Lo comunica una nota congiunta Mef-Agenzia delle Entrate segnalando la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

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Fattura elettronica e codici Aic: Federfarma chiede chiarimenti a ministeri

Fonte: www.farmacista33.it

Federfarma ha chiesto a Mef e ministero della Salute un chiarimento in merito all’esclusione delle farmacie dall’obbligo di indicare informazioni relative all’Aic e al corrispondente quantitativo, per acquisti di prodotti farmaceutici a partire dall’1 gennaio 2018. Lo rende noto il sindacato aggiungendo che “secondo tali disposizioni, inoltre, a decorrere dalla stessa data, le stesse fatture devono essere rese disponibili all’Aifa, con divieto esplicito di effettuare pagamenti di corrispettivi di fatture che non riportino tali informazioni». (altro…)

Studi di settore: attenzione a come leggere i dati del Mef

Studi di settore: attenzione a come leggere i dati del Mef

Fonte: www.federfarma.it

I dati delle Finanze che collocano le farmacie ai piani alti nella classifica dei redditi d’impresa vanno letti con cautela e senza raffronti inappropriati. E’ l’avvertenza con cui Federfarma commenta le statistiche del Mef sugli studi di settore 2016, relativi alle dichiarazioni di società e professionisti dell’anno precedente: con un reddito medio di 116mila euro, le farmacie si piazzano nella graduatoria del Mef al secondo posto dietro agli studi notarili, che hanno denunciato redditi pari a 244mila euro; seguono, staccati di alcuni gradini, gli studi medici (quasi 83mila euro), gli odontoiatri (51mila euro) e i laboratori di analisi (48mila euro). Podio assicurato anche nella classifica dei ricavi: con una media 2015 di poco inferiore a 1,2 milioni di euro, la farmacia si colloca stabilmente al terzo posto, lascia indietro tutte le attività del comparto sanitario e si fa sorpassare soltanto dai grossisti di alimentari e carburanti. (altro…)