Fonte: www.farmaracing.it

Biosensori
L’uso dei biosensori in campo medico è una realtà sempre più diffusa. Grazie a questa tecnologia, inserita all’interno di dispositivi di uso comune e medical device, è possibile prevenire le malattie prima che sia troppo tardi e individuare la giusta cura per i pazienti.

I biosensori vengono utilizzati in numerosi campi, non solo in quello farmaceutico, con lo scopo di migliorare l’ambiente in cui viviamo e la nostra salute. Ecco perchè il loro utilizzo sta diventando quasi essenziale nei dispositivi più innovativi.

Ma come funzionano e perchè sono così importanti? Scopriamolo assieme!

Biosensori e salute: cosa ci dice il mercato?
Secondo gli analisti Frost & Sullivan nel periodo tra il 2016 e il 2022 si assisterà a una crescita del 13,1% annuo CAGR. A contribuire in questa crescita troviamo alcune aziende che stanno sostenendo numerosi investimenti per raggiungere il prima possibile un servizio davvero utile per il sistema sanitario. Tra le principali troviamo quelle che operano nel settore dell’elettronica (GE Healthcare, Honeywell, Philips e STMicroelectronics) che dispongono della tecnologia e delle competenze necessarie per realizzare biosensori efficienti e funzionali.

A queste realtà si affiancano numerosi gruppi indipendenti, spesso che provengono dall’ambito universitario, coinvolti nello sviluppo di standard per la connettività “seamless”.

Tutto questo ci fa capire che la direzione che si sta seguendo in campo medico è indirizzata a finanziare le soluzioni più innovative. Infatti, la nuova frontiera ha preso forma nei sistemi e dispositivi pratici che possono migliorare la salute del paziente e rendere più semplice il lavoro del medico.

Come funzionano i biosensori?
I biosensori disponibili sul mercato sono sempre più numerosi, in alcuni casi possono essere indossati e in altri possono essere inghiottiti dal paziente. Come avrai intuito, questa tecnologia ha già iniziato a rivoluzionare il sistema di monitoraggio della salute acquisendo sempre più un valore prognostico e diagnostico.

L’intero processo si riflette anche in una nuova gestione dei modelli di business classici che, fino a poso tempo fa, si limitavano al mondo farmaceutico e ai dispositivi medici. Oggi invece includono tutti gli elementi che hanno a che fare con il benessere del paziente e la prevenzione delle principali patologie.

Tra i principali impieghi dei biosensori troviamo i dispositivi per il monitoraggio domiciliare dei pazienti per garantire una minore ospedalizzazione. Inoltre, è possibile osservare una grande diffusione di soluzioni indossabili per diagnosticare la glicemia, il colesterolo, le droghe, le infezioni e la gravidanza. Allo stesso modo, i biosensori possono essere impiegati per lo sviluppo clinico dei nuovi farmaci e dispositivi medici.

C’è solo un aspetto che frena lo sviluppo di questa nuova tecnologia: la mancanza di una politica chiara e uniforme. Per rendere questo processo più semplice, le aziende hanno bisogno di lavorare all’interno della stessa piattaforma per scambiare le informazioni utili al corretto funzionamento dei dispositivi. Lo sviluppo di piattaforme interconnesse a cui le aziende possono aderire sarà un passo avanti importante nella realizzazione di biosensori sempre più sofisticati.

Nonostante questa limitazione, le soluzioni disponibili in commercio sono sempre più specializzate e rappresentano una nuova frontiera della genetica, della genomica e della proteomica.

A che punto sei con la digitalizzazione della tua farmacia?