Di Monica Gobbato |Farmacista33
Avvocato digitale. Docente e consulente di privacy e diritto dell’informatica

Dell’argomento si è parlato anche nella Relazione Annuale Privacy del 28 giugno 2016.Il Garante ha chiarito che la dematerializzazione della ricetta medica per le prescrizioni a carico del Ssn è stata introdotta con decreto del Mef del 2 novembre 2011. Il medico, a prescrizione avvenuta, deve rilasciare all’assistito il promemoria della ricetta dematerializzata provvisto di numero ricetta elettronica (Nre) e codice di autenticazione dell’avvenuta transazione. A oggi precisa il Garante le modalità alternative alla stampa del promemoria cartaceo non sono state ancora individuate, tuttavia l’Autorità ha manifestato la propria disponibilità ad avviare un confronto con le amministrazioni istituzionali deputate ad intervenire in tale materia, al fine garantire che il trattamento dei dati personali degli assistiti avvenga nel rispetto della dignità e della riservatezza dell’interessato (note 2 ottobre 2015).

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Come già evidenziato, l’obbligo di trasmissione telematica dei dati delle ricette ai fini del controllo della spesa è stato introdotto dall’art. 50 della Legge 326/2003 e dal DL 78/2010 (art 11, comma 16), che ha dato valore legale alla trasmissione telematica dei dati delle ricette e sancito la fine della “ricetta rossa” cartacea. Ora il medico che prescrive un farmaco o una visita specialistica, si connette via computer al portale dedicato e dopo essersi identificato, effettua la prescrizione on line utilizzando uno dei numeri di ricetta elettronica a lui assegnati. A questo numero il medico deve aggiungere il codice fiscale del paziente e il sistema online verifica se in base al codice fiscale l’assistito ha diritto alla prestazione e all’eventuale esenzione (a seconda della posizione reddituale o della patologia) e alla fine completa la ricetta virtuale con la prescrizione del farmaco o della prestazione. Con un clic si confermerà la generazione della ricetta elettronica sul server di Sogei e il medico di base fornirà al paziente un promemoria cartaceo con il quale recarsi in farmacia. La farmacia completa l’operazione inviando a Sogei gli estremi della prenotazione della visita. È previsto che anche il promemoria dovrà sparire. Non resta che attendere il parere del Garante per capire se le misure di sicurezza per la trasmissione e conservazione dei dati sanitari in questi nuovi obblighi virtuali saranno facilmente rispettabili o se invece occorrerà apportare degli accorgimenti in più.

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