Fonte: www.federfarma.it | 17 maggio 2016
La puntata di giovedì della trasmissione di Rai2 “Virus” ha commesso «una palese violazione del dovere di informare correttamente in nome di una malintesa libertà di opinione». E’ quanto scrivono la Società italiana di igiene (Siti), la Federazione italiana medici pediatri (Fimp), la Società italiana di pediatria (Sip) e la Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) in una lettera congiunta inviata ieri al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Per le quattro sigle della medicina, «il discredito gettato sui vaccini da parte di interlocutori non competenti ma solo portatori di proprie indimostrate visioni e ideologie personali, si configura come un procurato allarme a genitori sempre più disorientati di fronte ad affermazioni sconcertanti come “I vaccini sono pericolosi e danneggiano la salute dei bambini”».

I vaccini così come i farmaci contro gravi malattie, continua la nota delle quattro organizzazioni, trovano le motivazioni del loro utilizzo in studi scientifici rigorosi, non in fedi religiose, politiche o filosofiche. «Conoscendo il sostegno del Ministro alla cultura delle vaccinazioni come strumento irrinunciabile per la salute di individui e comunità» è quindi la richiesta di Siti, Fimp, Sip e Fimmg «chiediamo a Lorenzin un suo interessamento per portare questo grave problema, pregiudizievole per la salute della popolazione italiana, all’attenzione della Commissione di vigilanza della Rai o di altri organi competenti, affinché tali episodi non si ripetano in futuro».

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Prese di posizione contro il programma tv anche dalla politica: «La trasmissione “Virus”» si legge in una interrogazione parlamentare che i deputati Pd Michele Anzaldi e Donata Lenzi hanno presentato in commissione Vigilanza «ha permesso di far emergere la forte presa che opinioni prive di alcun fondamento scientifico hanno in alcuni settori della società, tanto da portare negli ultimi mesi a un calo senza precedenti della vaccinazione. Alla luce del dibattito che si è aperto e che dimostra la presenza di una profonda ignoranza su questi temi in alcune fasce della popolazione, in certi casi anche di istruzione medio-alta, la Rai chiarisca se sono previsti per il futuro spazi di informazione scientifica straordinaria dedicati al tema dei vaccini».