Fonte: www.federfarma.it

Nei primi tre mesi del 2016 il mercato della farmacia ha fatto registrare una contrazione di 2,4 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il dato arriva da Ims Health ed è frutto delle rilevazioni di Pharmatrend 8K, il nuovo campione di 8mila farmacie distribuite su tutto il territorio nazionale: 6,4 miliardi di euro il giro d’affari realizzato dai presidi con la croce verde nel primo trimestre, in decrescita per colpa soprattutto dell’area di libera vendita.Rispetto al 2015, infatti, il comparto commerciale non riesce più a “coprire” l’arretramento del farmaco etico: nel primo trimestre infatti, i medicinali con obbligo di ricetta fanno segnare un arretramento del 3,9%, mentre il segmento di libera vendita (che raggruppa parafarmaci, cosmetici, integratori e farmaci senza obbligo di ricetta) resta praticamente invariato con un giro d’affari di circa 2,6 miliardi di euro.Se tra gennaio e marzo il comparto commerciale è rimasto praticamente al palo, la colpa è della cosiddetta “stagionalità”, ossia l’ondata di malanni e disturbi da freddo che solitamente cala negli ultimi mesi dell’inverno. Un’ondata quest’anno pressoché inesistente: il segmento dell’automedicazione, infatti, chiude il trimestre con un -5,7% a valori, mentre il parafarmaco cala dell’1,3%. Continuano invece ad avere il vento in poppa i nutraceutici (+5%), che rimangono in territorio positivo assieme ai prodotti per la cura e igiene della persona (+1,4%, sempre rispetto al primo trimestre 2015), la dermocosmesi (+1,3%) e il segmento dell’igiene orale (+2,5%).

«Il fatto che segmenti da tempo dinamici come nutraceutici e dermocosmesi continuano a tirare anche nel primo trimestre» è il commento di Sergio Liberatore, amministratore delegato di Ims Health Italia «dimostra che questo inizio d’anno non deve far testo. Non solo c’è l’anomalia di una stagionalità quasi inesistente, ma non va dimenticato che il raffronto è con un primo trimestre 2015 che invece fece registrare numeri particolarmente buoni. In sostanza, ne viene fuori un raffronto “dopato”». Non ci sono le basi, quindi, per temere un 2016 particolarmente negativo per la farmacia: «I segmenti dell’area di libera vendita che reggono il mercato della farmacia» conferma Liberatore «restano solidi, non c’è motivo dunque per ritenere che questo rallentamento d’inizio anno continui anche nei mesi a venire».