Fonte: www.farmacista33.it
Non decolla il mondo della farmacia online: degli oltre 18 mila punti vendita del farmaco presenti sul territorio nazionale, solo 379 hanno ottenuto il logo europeo per il commercio di Sop sul web, e di questi non tutti hanno avviato l’effettiva vendita online dei farmaci senza ricetta. Una situazione tutto fuorché omogenea: se da un lato il Piemonte viaggia in pole position e in netto distacco dalle altre regione per numero di esercizi “digitali” inaugurati, ben 70, ci sono ancora aree dove il sistema non è proprio partito, come in Calabria dove, fa sapere il sindacato, è la Regione che non rilascia autorizzazioni.

In generale, si piazzano in una posizione medio-alta per adesioni al nuovo canale di vendita la Lombardia (62), la Campania (48), il Lazio (42), e l’Emilia Romagna (42); l’interesse per l’e-commerce cala in Veneto (27) Puglia (21), Toscana (18), Sardegna (18), Marche (13), Sicilia (12), Umbria (9), Liguria (8), fino ad essere praticamente assente in Friuli Venezia Giulia (5), nella Provincia autonoma di Bolzano (3), in Valle D’Aosta (2), Basilicata (2), Molise (1) e Abruzzo (1). E se in alcuni casi sono i farmacisti a essersi mostrati diffidenti a entrare nell’era digitale, stupisce il caso della Calabria dove questa possibilità è stata proprio negata ad alcuni interessati che si sono presentati in Regione per ottenere il logo.

«La Regione Calabria non autorizza ancora le farmacie ancora al commercio online – spiega a Farmacista33 il presidente di Federfarma Reggio Calabria Ettore Squillace Greco – È stata fatta più di una richiesta, qualche collega avrebbe voluto aprire, è andato in Regione e non è stato autorizzato perché la Regione al momento è impossibilitata ad autorizzare le farmacie».

Il problema, sarebbe di tipo organizzativo, stando a quanto fa sapere la Regione: «Mi è stato sottoposto il problema della vendita online e sarà preso in considerazione appena possibile – afferma Giuseppina Fersini della Regione Calabria – C’è stata una ristrutturazione dei dipartimenti della Regione, io sono dirigente dai primi di agosto, c’è molto lavoro da fare ancora più urgente». Oltre alla Calabria, solo la provincia autonoma di Trento rimane totalmente «legata alla tradizione – spiega il presidente di Federfarma locale Paolo Betti – Ad oggi che io sappia non ci sono colleghi interessati, cerchiamo ancora di essere una categoria unita e solidale, anche sulla questione “farmacisti-grossisti”, solo un collega ha preso la licenza per la distribuzione e sappiamo per certo che lavora onestamente. La vendita online è sicuramente una delle modalità di vendita del futuro, non escludo che sarà un’opportunità per qualcuno e un problema enorme per qualcun altro». In Piemonte, invece, se le adesioni sono superiori alla media è «in gran parte merito dei grossisti – spiega il presidente Federfarma regionale Massimo Mana – soprattutto Unifarm, ha messo le farmacie in condizione di adoperare dei siti internet a prezzi accettabili per provare ad andare online, per cui c’è stata una forte sensibilizzazione della categoria». Nonostante la media rispetto alle altre Regioni sia notevole, Mana non si è detto del tutto soddisfatto: «Per il momento i risultati non sono entusiasmanti, siamo in una fase iniziale, sono comunque necessari investimenti abbastanza alti, dunque bisogna trovare soggetti che abbiano le risorse da potere investire. La situazione non è semplice ma nonostante tutto il Piemonte farmacia ci ha creduto e ci sta provando».

Proprio sulla sfida e sull’esperienza dell’e-commerce è in corso un progetto, promosso da Farmacista33, basato su un questionario online anonimo per esprimere le proprie opinioni ed esperienza sul tema della vendita via internet dei prodotti farmaceutici e sul fenomeno della contraffazione dei farmaci.