Di Renato Torlaschi| Farmacista33.it

Migliaia di farmacie inglesi sono a rischio chiusura a causa dei tagli decisi dal ministero della Salute. L’allarme è stato lanciato da Pharmacy Voice, l’organizzazione che riunisce i rappresentanti delle principali associazioni di categoria, che ha anche prefigurato le conseguenze: venendo meno la possibilità di accedere comodamente alle farmacie di comunità, un cittadino su quattro sceglierebbe di recarsi dal proprio medico di base per ottenere servizi che oggi sono normalmente erogati dai farmacisti.
Ma il governo ritiene che in alcune aree i punti vendita, aumentati complessivamente di un quinto dal 2003 a oggi, siano troppi e ricorda che mediamente una farmacia di comunità riceve ogni anno sovvenzioni per circa 220mila sterline (285mia euro) dall’Nhs, il Servizio sanitario nazionale. Ora, il governo propone di ridurre questa cifra a 170mila sterline (220 mila euro), anche se alcune farmacie riceverebbero comunque cifre superiori, nell’ottica di garantire una copertura del servizio per tutti i cittadini.

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Ma secondo Pharmacy Voice il provvedimento costringerebbe alla chiusura circa 3000 farmacie, specie nelle zone rurali, proprio dove le necessità della popolazione sono maggiori. Rob Darracott, amministratore delegato di Pharmacy Voice, ha affermato che «le persone sono sempre più consapevoli del ruolo che le farmacie territoriali svolgono, non solo nel dispensare medicinali ma anche fornendo servizi vitali in ambito sanitario. Il primo di questi è indirizzare i cittadini nel trattamento di disturbi di lieve entità; inoltre i farmacisti mettono in atto interventi che favoriscono una qualità di vita più sana, con programmi per aiutare a smettere di fumare o a controllare il peso; si tratta di attività chiave nell’aumentare l’aspettativa media di vita nelle nostre comunità più svantaggiate». E Keith Ridge, capo del Servizio farmaceutico pubblico, nel ribadire che le farmacie costituiscono una parte vitale del sistema sanitario britannico, ha sostenuto che i cambiamenti in atto dovranno favorire una loro migliore integrazione all’interno dell’Nhs oltre a sfruttare nel migliore modo le competenze dei farmacisti.