Fonte: www.farmacista33.it

A partire dal 1° gennaio i liquidi per le ricariche delle sigarette elettroniche sono passati sotto il controllo dei Monopoli di Stato, come il tabacco e i superalcolici, ed è stata imposta una tassa fissa di 39 centesimi (0,37344 euro più Iva) a millilitro per ogni millilitro di ricarica, con o senza nicotina, vale a dire 4,5 euro per una boccetta da 10 ml, che a un consumatore medio dura due o tre giorni. Una decisione arrivata alla fine dell’anno un emendamento del Governo alla legge di bilancio che accompagnava il divieto totale di vendita online dei liquidi introdotto poco prima con il decreto fiscale.

La novità, si apprende da fonti stampa, ha innescato già a metà di dicembre una corsa alla scorta: glicole propilenico e glicerina vegetale in farmacia, gli aromi nel negozio di alimentari, nicotina nei pochi negozi che ancora hanno qualche scorta e sui siti stranieri che a questo punto, almeno in Italia li vendono illegalmente, se non sono stati già oscurati.

A partire da aprile anche il glicerolo, prodotto utilizzato da molti consumatori di sigarette elettroniche per prodursi da soli il liquido di ricarica, potrebbe passare da circa 20 euro al litro a 450 euro soltanto di tasse. Si tratta di prodotti che vengono venduti anche in farmacia e in erboristeria per preparazioni alimentari e cosmetiche, ma che in questi casi non sono soggetti a questo tipo di tassazione. E intanto si segnalano anche strani prodotti in vendita in canali del tutto impropri (banchi dei mercati) flaconi contenenti Nicotina disciolta in acqua a concentrazioni altissime: fino a 150 milligrammi per millilitro, contro un limite di legge di 20 milligrammi.