Fonte: www.federfarma.it

Nel Def, il Documento di economia e finanza, il Governo torna a parlare di farmacie del territorio e dei nuovi servizi che i presidi dalla croce verde erogheranno nella cornice di un Ssn sempre più improntato alla deospedalizzazione e alla domiciliarità. Provvede la Nota di aggiornamento con cui il ministero delle Finanze ha corretto stime e cifre della scorsa primavera alla luce degli ultimi dati economici: la crescita prevista per quest’anno scende dall’1,2 allo 0,8% e il deficit sale al 2,4% del Pil, per poi abbassarsi al 2% nel 2017.

Di farmacie si parla nel capitolo dedicato alle misure di finanza pubblica riguardanti Regioni ed enti locali: tra i provvedimenti, la Nota cita infatti il documento integrativo dell’Atto d’indirizzo per il rinnovo della Convenzione, approvato a metà luglio dal Comitato di settore Sanità. Il fine, si legge, è quello di «integrare in modo organico l’attività delle farmacie» nei programmi del Ssn, con un occhio specifico alla «prevenzione e alla cura delle patologie croniche». In tale ottica, continua la Nota di aggiornamento, la nuova Convenzione farà gioco di sponda con il prossimo contratto nazionale dei medici di famiglia, anch’esso in via di rinnovo e interessato di recente da un documento integrativo all’Atto d’indirizzo: entrambi, sottolinea il Ministero, mirano «a una più efficiente ed efficace presa in carico territoriale degli utenti», nell’ambito di un sistema di cure primarie riorganizzato e rafforzato.

Farmacie chiamate in causa, poi, anche nel capitolo del Def dedicato alla legge sulla concorrenza: il ddl, recita la Nota di aggiornamento, è attualmente all’esame del Senato e «si prevede la sua approvazione entro la fine dell’anno». La successiva legge annuale sulla concorrenza, invece, «sarà varata nel 2017» anche alla luce «della segnalazione che dovrà essere inviata dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato».

Intanto ieri sera si è concluso nella distensione il primo incontro tra Governo e Regioni sulle risorse della Legge di Stabilità per il 2017. Le parti hanno concordato l’apertura di due tavoli, uno dove si discuterà di finanziamento del Ssn e l’altro il restante. «Abbiamo fatto presente che l’aumento di 2 miliardi previsti per la sanità non è neppure sufficiente a garantire i nuovi costi, tra farmaci innovativi e nuovi Lea, i Livelli essenziali di assistenza, per non parlare del nuovo contratto del pubblico impiego» ha detto all’uscita da Palazzo Chigi Giovanni Toti, governatore della Liguria e vicepresidente della Conferenza delle Regioni «il Governo si è detto sensibile al nostro grido di dolore ma sta facendo i conti. Quello di oggi e’ stato un dialogo costruttivo».