Fonte: www.farmacista33.it

Ddl concorrenza, dubbi su ripresa del testo dal Governo Dopo un iter parlamentare lungo 20 mesi, di cui 9 solo di votazioni in seconda lettura al Senato, sembra ormai sempre più probabile che il Ddl concorrenza non vedrà la luce. Lo confermerebbero voci parlamentari, citate dall’agenzia Public policy, secondo le quali con la vittoria del “no” al referendum, le dimissioni di Matteo Renzi, l’ipotesi di un nuovo Governo e la prospettiva di nuove elezioni, sarà uno dei tanti provvedimenti fermi in Parlamento.

Un nulla di fatto sempre più vicino per il progetto di liberalizzazioni dell’era Renzi che riguarda molto da vicino i farmacisti e che arriva dopo miriadi di emendamenti votati e approvati. Del resto il testo di legge non è certo nato sotto una buona stella visto che una prima sospensione si era avuta lo scorso aprile, dopo le dimissioni del ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi, in attesa della nomina del successore. Con l’avvento di Carlo Calenda al ministero il provvedimento non è più uscito dai cassetti della commissione industria del Senato, dove risulta tuttora in “stato di relazione”. Peraltro, già al rientro dalle ferie estive era parso chiaro l’intento della maggioranza di congelarne l’esame fino all’esito del referendum. Ora che l’esito è stato negativo il Ddl sembra arrivato al capolinea.