Fonte: www.federfarma.it | 22/07/2016
Nel 2016 il mercato del cosmetico in farmacia dovrebbe crescere complessivamente dell’1,3%, per un giro d’affari che a fine anno dovrebbe assestarsi sui 1.850 milioni di euro. Sono le stime che emergono dalla consueta Indagine congiunturale con cui il Centro studi di Cosmetica Italia fotografa a metà anno tendenze e prospettive del comparto: in uno scenario macroeconomico dove i segnali di crescita sono messi a rischio da nuove incertezze come la Brexit, il cosmetico si contraddistingue per un generalizzato miglioramento degli indicatori economici. In particolare, il fatturato complessivo del comparto dovrebbe superare a fine anno i 10,5 miliardi di euro (+5% rispetto al 2015) e i canali “retail” tradizionali dovrebbero crescere mediamente dello 0,7%.

In questo contesto la farmacia mostra performance di tutto rispetto: con una crescita (a preconsuntivo) dell1% nel primo semestre e dell’1,5% nel secondo, il canale tallona ormai da presso le profumerie, che nel retail tradizionale mantengono ancora la quota di mercato più importante (19,9% contro il 18,6% dei presidi dalla croce verde). Non si può dire che la farmacia sia quella che corre di più, perché dall’indagine escono meglio le erboristerie (+2,2% a fine anno secondo le previsioni del Centro studi) ma controbilanciano le stime riguardanti la gdo, che per fine anno dovrebbe perdere lo 0,8%.

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«La fiducia che i consumatori riconoscono al canale farmacia e ai suoi livelli di affidamento, di specializzazione e alla cura dei servizi accessori» si legge nell’Indagine congiunturale «influenzano la tenuta in positivo del canale. Da tempo la dermocosmesi ha acquisito un ruolo sempre più fondamentale in farmacia, collocandosi spesso come elemento commerciale di attenuazione delle contrazioni della domanda». Peraltro, ammonisce il Centro studi, sugli acquisti pesano «le nuove dinamiche dei consumatori, sempre più sensibili alla multicanalità, attratti dalle nuove forme di vendita online ma soprattutto dalle nuove realtà come i monomarca e i canali specializzati». (AS)

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