Fonte: www.quellichelafarmacia.com

Dopo 24 anni la sinergia fra le diverse componenti della nostra professione ed il confronto con il ministero hanno portato alla revisione dello strumento che riconosce l’attività professionale del farmacista nell’atto della preparazione e che sommato al costo delle materie prima definisce il prezzo delle preparazioni galeniche, cioè delle preparazioni realizzate all’interno dei laboratori delle singole farmacie dal farmacista preparatore. Si tratta di un primo importante risultato del nuovo Consiglio di Presidenza di Federfarma nazionale presieduto da Marco Cossolo e del quale faccio parte – spiega Marco Bacchini, presidente di Federfarma Verona e consigliere nazionale -. Tra le deleghe nazionali affidatemi c’era anche l’incarico di revisionare questo importante strumento di lavoro che aveva visto l’ultima stesura nel 1993.

Il decreto firmato il 22 settembre dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin aggiorna agli attuali costi di produzione la Tariffa nazionale dei medicinali. Il provvedimento definisce le modalità con cui determinare il prezzo delle preparazioni realizzate in farmacia tenendo conto dell’attuale costo delle materie prime, dei costi di preparazione e soprattutto della professionalità del farmacista. È quest’ultima la sottolineatura più importante – prosegue Bacchini – perché si valorizza il lavoro del farmacista nel servizio personalizzato all’utenza e in particolare in favore di quei pazienti che non riescono a reperire specifici farmaci, spesso esclusi dalla produzione su larga scala, perché “non convenienti” essendo utilizzabili unicamente per la cura di malattie rare.Questo risultato rappresenta una opportunità per il paziente in quanto venendo riconosciuta l’attività professionale al farmacista, genera nello stesso un’incentivazione ad effettuare investimenti sia dal punto di vista professionale che strutturale nella propria farmacia, per poter appunto rispondere alle necessità del paziente. Un esempio evidente riguarda in questi mesi la risposta che si deve dare alle sempre più cospicue prescrizioni di cannabis».
«Questo – commenta Marco Cossolo, presidente Federfarma che ringrazia il Ministro della Salute Lorenzin per avere voluto affrontare e risolvere una questione troppo datata – è uno dei primi importanti risultati raggiunti da Federfarma nel suo nuovo corso. Il tavolo si è aperto a giugno e in soli tre mesi abbiamo ottenuto l’aggiornamento di un testo che era fermo da circa 25 anni. I farmacisti possono nuovamente permettersi di allestire le preparazioni e questo è importante perché la galenica rappresenta da sempre un tratto distintivo della nostra attività. Oltre a essere un vantaggio per i malati, che possono tornare ad accedere facilmente a cure personalizzate, con i dosaggi e le associazioni dei principi attivi di cui hanno bisogno».